Ancora pochi giorni per i candidati al comune di Boscoreale. Saranno i cittadini a ritrovarsi nelle urne, domenica 10 giugno, per determinare la prossima amministrazione comunale che a Boscoreale ha visto sei candidati a sindaco e sedici liste elettorali mettersi in gioco per il futuro.

“Tutto questo riflette una grande voglia di mettersi in discussione e un forte bisogno di democrazia” ha esordito Stefano Dati, detto Sergio, candidato nella lista “Boscoreale Democratica” con Antonio Diplomatico Sindaco.

“Molte persone hanno identificato tutte queste liste un’esagerazione io mi sento di dire, invece, che è la democrazia a esprimere tutto questo. La grossa coalizione a favore di Diplomatico di cui faccio parte è un insieme di tante realtà. Un insieme che identifica una grande voglia di rappresentare il territorio così come i sei candidati a sindaco esprimono tanta voglia di mettersi in discussione e penso che questo sia un bene”.

Ancor di più rispetto al passato, per il candidato nella lista “Boscoreale Democratica”, il fermento politico di queste ultime settimane ha alimentato in città una sana discussione e riflessione rispetto a quello che è stato fatto in questi anni e quello che si potrà ancora fare. “Boscoreale non deve commettere l’errore della politica nazionale ossia di buttare tutto senza tener conto delle grandi potenzialità. Io partirei dalle cose positive che sono state fatte con l’onorevole Mario Casillo che non dovremmo fare altro che ringraziare. Eppure nessuno parla dell’ultima stazione Villa Regina, della pista ciclabile che dovrà decollare, del centro Leroy Merlin o della rete fognaria approvata. Sfido chiunque – ha ribadito Dati – solo con la forza di una rappresentanza comunale ad ottenere tali risultati”.

Tante idee, dunque, speranze e aspettative per la futura amministrazione che guiderà la città di Boscoreale per i prossimi anni e che si spera possa portare a compimento tutti gli obiettivi dichiarati durante questi giorni di campagna elettorale: “Solo chi lavora per il bene comune, a prescindere dagli schieramenti, avrà la forza di rappresentare anche dopo la campagna elettorale tutto quello che si è detto e potrà dare un contributo valido per la nostra città e il nostro paese dando una parte delle proprie competenze senza pretendere nulla in cambio. Nemmeno di essere eletti”.

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