“… e io pago!”. La celebre battuta del barone Antonio Peletti (impersonato dal principe Totò) nel film “47 Morto che parla” costituisce un vero e proprio assillo per tutti i contribuenti che, ai nostri giorni, vedono recapitarsi “cartelle pazze” a scadenze regolari, in regime di conclamata ristrettezza economica.

Qualche giorno fa, nella vicina Castellammare di Stabia, si è cercato di invertire la tendenza con l’approvazione, in consiglio comunale, di un regolamento “rottama-cartelle” volto ad ottenere uno sconto e una dilazione del pagamento delle cartelle Equitalia e Soget, nonché delle multe per violazioni al codice della strada. In sostanza, su istanza dello stesso contribuente, quest’ultimo potrà estinguere il debito senza pagare le sanzioni maturate.

Se Castellammare di Stabia “ride”, non altrettanto può dirsi per altri comuni, come, ad esempio, Boscoreale. La eco del provvedimento stabiese ha raggiunto, ovviamente, anche il paese dell’Antiquarium di Villa Regina, come confermato dall’assessore al bilancio, nonché vicesindaco, Raffaele De Falco. “Ne abbiamo parlato pochi giorni fa con il dirigente comunale – ha spiegato. Stiamo valutando la possibilità di adottare una strada simile, ma non abbiamo fatto ancora alcun atto significativo in questa direzione. Siamo stati e siamo, tuttora, concentrati sul riequilibrio di bilancio e sulla nostra situazione debitoria”.

Sembra, dunque, difficile che, a breve, possano esserci significative novità nel comune vesuviano, considerate le diverse priorità dell’amministrazione Balzano che, pure, un anno fa, fu costretta ad affrontare anch’essa una “crisi cartelle pazze”. All’epoca, furono notificati migliaia di avvisi di accertamento con la richiesta di pagamento di cifre consistenti per la Tassa sui rifiuti solidi urbani per gli anni dal 2010 al 2012. Tra errori di calcolo, disquisizioni sulla normativa vigente e battibecchi politici, si giunse ad un accordo tra l’Ente di piazza Pace ed Equitalia per il pagamento del solo tributo dovuto, senza sanzioni, per tutti coloro che, nel 2006, ricevettero l’accertamento da parte della società Ribes. Cosa accadrà invece adesso?

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