Boscoreale. Diplomatico prova a salvare Ambiente Reale
Piano di recupero biennale per scongiurare la liquidazione. Il sindaco: “No ad aumenti, ma la situazione è disastrosa”
19-03-2019 | di Marco De Rosa
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“Due anni per recuperare il disastro di Ambiente Reale”. Non usa mezzi termini il sindaco di Boscoreale Antonio Diplomatico per spiegare la situazione della società municipalizzata che cura il servizio di raccolta rifiuti sul territorio di Boscoreale.
Analizzando il piano di recupero redatto dal commissario Nunzio Ariano, il sindaco ha spiegato: “Ci siamo trovati con problemi più seri di quelli che potevamo immaginare – ha spiegato il primo cittadino -. Nessuno si sarebbe aspettato di dover prendere atto di disporre di un’azienda priva di tanti requisiti. Tuttavia dobbiamo comunque garantire il servizio e in queste ore stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore, evitando la liquidazione”.
IL PIANO DI RIENTRO. La soluzione proposta dal commissario Nunzio Ariano è quella di una liquidazione coatta amministrativa, che possa riequilibrare un bilancio che, al momento, è ai limiti del disastro. Dai 92mila euro di passivo del 2015, si è arrivati alla stima, relativa al 2018, di circa 230mila euro, per un “buco” complessivo di più di 600mila euro. Con l’aggravante dell’esposizione verso terzi, ovvero debiti maturati nei confronti di altre aziende (Edilcava, Ecoce, Vigilanza SanPaolino, Inco, Sea, Federico Gasolio e servizi di manutenzione generale) di circa 1,2 milioni di euro.
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LA RELAZIONE DEI COMMISSARI. Negli ultimi tre mesi, il commissario Nunzio Ariano ha tracciato un resoconto della situazione attuale e un piano industriale di recupero aziendale, tale da ridurre l’impatto negativo sui servizi offerti ora da Ambiente Reale. Nel 2015 la percentuale di raccolta differenziata, a fronte di circa 11mila tonnellate di rifiuti, si attestava attorno al 57 per cento, per poi diminuire fino al 52 per cento nel 2018. “L’obiettivo del nuovo piano industriale è quello di riportare già da quest’anno la percentuale al 60 per cento, per poi provare , l’anno successivo, a raggiungere quota 65”.
LA PROMESSA ELETTORALE. Nel merito delle criticità emerse, il sindaco si è soffermato su quella del mancato adeguamento, dal 2009, all’indice Istat del corrispettivo per il servizio, spiegando che “potrebbe determinare una ricaduta sulla Tarsu, incidendo su una promessa elettorale fatta ai cittadini, ovvero quella di non aumentare la pressione fiscale. Per mantener fede a quest’impegno i tecnici sono a lavoro alla ricerca di soluzioni adeguate”.
IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE. Stamattina c’è stata la conferenza dei capogruppo che fisserà nella prossima settimana una seduta consiliare in cui si discuterà la relazione firmata dal commissario Ariano, che nel frattempo è stata già inviata all’Anac e alla Corte dei Conti. Se il consiglio approverà il documento, si procederà al recupero di Ambiente Reale. Diversamente, si procederà all’affidamento del servizio a terzi in attesa che Ambiente Reale recuperi i requisiti minimi necessari e annulli il debito maturato.
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