BOSCOREALE. Droga al Piano Napoli di via Settetermini, la “Scampia del Vesuviano” dove le famiglie Tasseri e Filocaso spacciavano - per gli inquirenti - protetti dal clan Gionta di Torre Annunziata. La Cassazione ha annullato la condanna a 3 anni e sei mesi di carcere, inflitta in Appello a Gennaro Tasseri (25), arrestato nel 2012 al termine del blitz “Tortuga”: processo da rifare per un "vizio di notifica" al giovane pusher, difeso dall’avvocato Roberto Cuomo. La Corte ha invece confermato la sentenza a carico di Raffaele Zaccaro, Francesco Sorrentino, Angelo Rolletto, Maria Caponnetti, Maria Tuccillo, Michele Filocaso, Antonio Auriola, Enzo Russo e Pasquale Angelillo: tutti condannati nel 2014 con pene da un minimo di 2 ad un massimo di 5 anni di reclusione.    

IL BLITZ. La maxi-operazione “Tortuga”, condotta dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata e della stazione di Boscoreale, smantellò con tre ordinanze di custodia la fiorente piazza di spaccio, gestita dai Tasseri nelle palazzine popolari di Boscoreale: i “signori della droga” non avevano nessuno scrupolo. Compreso l’utilizzo di ragazzini, che coprivano la fuga dei pusher facendo da vedette. L’ordine di arresto in “Tortuga” colpì anche il giovanissimo ras Raffaele Tasseri, sfuggito nel 2012 alla cattura, ma scovato dagli inquirenti pochi mesi dopo il blitz in un’abitazione di Castellammare di Stabia. Il ras aveva preso in affitto una casa in via Fontanelle, sotto falso nome per depistare le ricerche: alla vista delle forze dell’ordine, Raffaele Tasseri tentò una disperata fuga sui tetti.  

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