Boscoreale. Stesso nome, stesso ‘mestiere’: pusher ‘a contratto’ al Piano Napoli di via Passanti Scafati. Uguale, per entrambi, è anche l’entità della condanna subita in tribunale. Si tratta dei cugini Gennaro Rapuano, di 22 e 18 anni, originari dei quartieri spagnoli di Napoli, ma residenti nel rione da sempre sotto ‘scacco’ del clan camorristico ‘Aquino-Annunziata’. I cugini pusher, dinanzi al giudice, hanno infatti patteggiato una pena (sospesa) ad 8 mesi di reclusione. Entrambi, difesi dall’avvocato Gennaro De Gennaro, dopo la condanna sono immediatamente ritornati in libertà.

GLI ARRESTI. Due, sempre per droga. Quasi consecutivi, a stretto giro. I cugini Rapuano – “assunti” a contratto, secondo gli inquirenti, per spacciare al posto dei pusher professionisti allontanati dalla Campania nell'ambito della recente operazione ‘Clean 2’, che ha decimato il gruppo dei Padovani – finirono per la prima volta in manette lo scorso 27 agosto. I pusher furono notati dai Militari dell’Arma mentre spacciavano stupefacenti ad una 31enne ed una 26enne, anch’esse di Boscoreale.

Perquisite, le due acquirenti furono trovate in possesso, entrambe, di una dose di cocaina. Droga appena acquistata dai Rapuano per uso personale. I due cugini, tra le mani, avevano ancora il denaro incassato: 40 euro. Condotti in carcere, i giovani pusher tornarono quasi subito in libertà. L’arresto-bis, però, era dietro l’angolo. Il 17 settembre scorso, la coppia ‘a contratto’ fu di nuovo sorpresa all’interno del Piano Napoli di via Passanti. Secondo gli inquirenti, i due pusher, partiti da Napoli, erano ‘ripiombati’ per almeno 4 volte nella stessa fiorente ‘piazza’ per spacciare crack e marijuana.      

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