La tempesta in un bicchiere d'acqua. Grideranno al complotto, affermeranno che la loro partecipazione sarà la stessa anche all'esterno del palazzo, che non c'è bisogno della "poltrona" e che settimanalmente continueranno ad impegnarsi per il bene del paese.

Ma la sensazione vera è che gli attivisti del Movimento Cinque Stelle a Boscoreale "hanno perso l'occasione", dimostrando di fatto di non essere capaci di presentare il loro simbolo in quella che, a detta di tutti, poteva essere la loro "migliore occasione". Forse qualche post meno offensivo sui social e qualche riflessione in più al loro interno su come presentare la lista sarebbe stata opportuna.

Avere la loro presenza in consiglio comunale avrebbe dato nuova vitalità, quando meno dialettica, alla politica boschese.

“Armati di apriscatole” potevano fare come i loro “nuovi compagni di movimento” avevano annunciato cinque anni fa quando varcarono per la prima volta i palazzi del potere romano.

Resteranno i gazebo (forse), i loro "vergogna", i loro "meglio dilettanti allo sbaraglio che politici di professione". Resteranno insomma i "se" e i "ma" che non cambiano le cose e di certo l'astensione il prossimo 10 giugno non potrà essere quantificata come la vera forza dei pentastellati.

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