“Ennesima figuraccia di un’amministrazione pasticciona e incompetente che, con il suo non operato, sta distruggendo il nostro paese”. L’annullamento del bilancio di previsione 2015, ad opera del T.A.R., rappresenta, secondo l’ex sindaco Gennaro Langella, l’ennesima débacle in cui sarebbero incorsi Balzano & company. Insieme al politico d’opposizione, avevano presentato ricorso al TAR anche i colleghi Francesco Faraone e Giacomo Tafuro. La doglianza mossa dai tre riguardava la mancata comunicazione dell’avviso di convocazione con l’ordine del giorno del consiglio comunale del 28 agosto 2015, in violazione e falsa applicazione dell’art. 33, comma 2, dello Statuto Comunale. Norma che sancisce che “l’avviso di convocazione con l’ordine del giorno deve pervenire ai consiglieri almeno tre giorni prima della riunione e in caso di urgenza almeno ventiquattro ore prima”. Secondo i ricorrenti, “la mancata comunicazione agli istanti della convocazione del Consiglio Comunale aveva determinato una violazione dello jus ad ufficium, non permettendo la realizzazione di un effettivo dibattito consiliare sulle questioni oggetto del provvedimento gravato”, configurando, dunque, un eccesso di potere per disparità di trattamento-irragionevolezza manifesta.

Ora la palla dovrebbe passare al prefetto che sarà chiamato a stabilire se nominare un commissario ad acta oppure procedere normalmente ad una nuova approvazione di quel bilancio. “In definitiva – secondo il collegio - non vi è la prova che i consiglieri ricorrenti siano stati tempestivamente edotti della riferita convocazione del Consiglio Comunale e non risultano, quindi, osservati il procedimento e il relativo termine di cui all’art.33, comma 2. Trattandosi, all’evidenza, - si legge nella sentenza - di una previsione posta a garanzia delle prerogative dei consiglieri comunali, affinché questi possano, sulla base di una tempestiva e adeguata informazione, proficuamente adempiere al proprio munus publicum, ogni diversa modalità temporale di convocazione dei componenti dell’organo consiliare, che abbia l’effetto di comprimere le garanzie dei predetti, non può che essere sanzionata con la declaratoria di illegittimità”. Disponendo, per le spese del giudizio, la compensazione tra le parti, la sentenza accoglie, poi, il ricorso, annullando il bilancio.

Lapidaria la risposta del sindaco Balzano sulla questione. “A qualcuno rosica molto che l’amministrazione Balzano porti avanti certi discorsi. Dicono solo falsità, si armano di una facciata di buona creanza, senza prendersi alcuna responsabilità”.

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