“Giustizia è fatta”. Così il sindaco Balzano ha accolto la notizia del respinto ricorso dei consiglieri Langella e Crifò per l’annullamento del bilancio di previsione 2014, del bilancio pluriennale 2014/2015 e del programma triennale delle opere pubbliche 2014/2016.

I ricorrenti, infatti, avevano sollevato, dinanzi al TAR, violazioni di carattere procedurale che avrebbero concretizzato un’illegittima compressione delle prerogative istituzionali. Nello specifico, veniva contestata l’inosservanza del termine per il deposito della documentazione necessaria per poter liberamente e consapevolmente deliberare e, conseguentemente, la preclusione totale o parziale dall’esercizio delle funzioni proprie dell’incarico rivestito. La prima sezione del Tar Campania, in una sentenza depositata il 25 giugno, ha rigettato il ricorso dei consiglieri. L’invocato art. 227 del Testo Unico degli Enti Locali avrebbe, infatti, trovato applicazione nell’ambito delle procedure per il rendiconto di gestione non per il bilancio di previsione o per quello pluriennale. Inoltre, secondo la prima sezione del TAR, “non è predicabile una presunta compressione delle prerogative dei consiglieri comunali ricorrenti, considerato che: lo schema di bilancio era stato regolarmente trasmesso a tutti i consiglieri comunali; il consigliere Langella, in qualità di capogruppo, aveva preso parte alla conferenza dei capigruppo per stabilire i punti all’ordine del giorno del consiglio tra i quali vi era l’approvazione del bilancio previsionale; il consigliere Crifò presentava un emendamento allo schema di bilancio del quale, pertanto, era a conoscenza, prendendo anche visione delle deliberazioni”.

Balzano, in riferimento alla questione, ha poi aggiunto: “Il maldestro tentativo di fare annullare il bilancio di previsione del 2014, unitamente agli altri atti impugnati, è miseramente fallito dinanzi alla pochezza delle stesse argomentazioni, frutto solo della costante attività denigratoria attuata da tali consiglieri contro la mia persona e l’amministrazione, con l’unico intento di paralizzare le attività amministrative”. Una sentenza, quella del TAR, che, a giudizio del primo cittadino, “spazza via ogni “ombra sul bilancio”, mette fine a qualsiasi strumentalizzazione, e farà bene ai ricorrenti, cui suggerisco un bagno di umiltà”.

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