Scattano gli arresti domiciliari per il presunto responsabile di un incendio in una concessionaria a Boscoreale, in via Cangiani 64. I fatti risalgono allo scorso novembre. Il raid, compiuto ai danni di Ametrano Cars, fu eseguito con l'intento di distruggere l'intera rivendita. Dopo una scrupolosa attività di indagine, scattano i domiciliari per il presunto responsabile. Secondo gli inquirenti all'attentato avrebbe collaborato anche un complice, tuttora da identificare.

In data odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Boscoreale hanno dato esecuzione a un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di una persona, gravemente indiziata in ordine al reato di incendio aggravato dalla c.d. minorata difesa e in concorso con un almeno altro soggetto, tuttora da identificare. 

L'attività di indagine, condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, è scaturita a seguito dell'incendio di quattro autovetture all'interno di una concessionaria boschese, avvenuto nella notte dell'8 novembre 2022. Nella circostanza, l'indiziato avrebbe cosparso con della benzina numerosi veicoli ed una vasta porzione interna dell'attività commerciale, compresi gli uffici e l'ingresso della struttura, per poi appiccare le fiamme, con il deliberato intento di distruggere l'intera rivendita, approfittando dell'orario notturno per agire indisturbato. 

Le indagini, iniziate nel mese di novembre 2022 e proseguite per circa tre mesi, hanno permesso di ricostruire l'evento delittuoso, documentando sia le attività preparatorie compiute dall'indagato che le fasi esecutive del reato. La comparazione dei numerosi filmati di videosorveglianza analizzati ha mostrato la piena corrispondenza degli abiti indossati dall'indagato con quelli di un soggetto controllato poche ore prima, dagli stessi Carabinieri di Boscoreale, proprio nell'atto di riempire alcune bottiglie di plastica con della benzina, a poche centinaia di metri dalla concessionaria in questione. All'attentato avrebbe collaborato almeno un altro soggetto, tuttora da identificare. 

Ulteriori riscontri sulle presunte condotte illecite venivano ottenuti mediante l'esecuzione, in fase investigativa, di una serie di intercettazioni telefoniche, utili a delineare il circuito criminale in cui risulterebbe inserito l'indiziato. Per l'indagato è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari con il c.d. braccialetto elettronico. 

 

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