“I comuni limitrofi come San Giuseppe Vesuviano e Torre del Greco hanno previsto aumenti alla tassa sui rifiuti. Prima di prendere però eventuali decisioni a riguardo, ne dovrò discutere con dati alla mano, con l’obiettivo di fare il meglio delle nostre possibilità”.

Non lo ha detto a chiare lettere, ma il sindaco di Boscoreale Antonio Diplomatico ha lasciato poco spazio alle interpretazioni. E’ possibile che le tariffe Tari del 2021 subiscano un aumento rispetto agli anni precedenti. Lo ha detto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, in cui sono stati discussi alcuni punti che inevitabilmente si riflettono sul bilancio dell’ente.

Approvati tutti i punti all’ordine del giorno, compresi quelli relativi ai bilanci di Ambiente Reale del 2018 e del 2019, il rateizzo delle morosità relative agli alloggi di proprietà comunale, l’adeguamento del compenso ai Collegio revisori dei conti e la verifica degli equilibri di bilancio per l’esercizio 2020 e relative variazioni di assestamento. Non senza polemiche però. Il consigliere leghista Carmine Sodano ha lamentato un’altra volta la mancanza delle registrazioni alle sedute del consiglio, nonostante la segretaria comunale Gilda Zolfo abbia ricordato che il regolamento giudica sufficiente la verbalizzazione scritta. Una questione rimarcata anche da Angelo Costabile che ha richiesto che le sedute vengano pubblicate in streaming su piattaforme digitali, evitando inoltre possibili fenomeni di contagio da coronavirus in questo periodo di emergenza.

L’opposizione ha anche abbandonato l’aula, dopo che il dottor Nunzio Ariano, amministratore unico di Ambiente Reale, ha spiegato nel dettaglio le operazioni che hanno portato all’approvazione dei bilanci 2018 e 2019. Di Lauro e Costabile sono poi rientrati per parlare della Tari e della Creset, con l’obiettivo di scongiurare aumenti. Proprio Costabile ha chiesto al sindaco Diplomatico di prendere impegni per mantenere almeno le tariffe attuali ma ogni discussione è stata rinviata dal primo cittadino a fine mese.

Nel frattempo, però, continuano a fioccare le proteste da parte dei commercianti che più volte nei giorni scorsi avevano chiesto di congelare o annullare una parte delle imposte, almeno quelle relative al periodo di lockdown. Una richiesta, però, rimasta ancora inascoltata.

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