Boscoreale, insediati consiglio e giunta. E spuntano i primi "desideri"
L’opposizione propone la rinuncia agli stipendi istituzionali. Costabile: “Maggiore democrazia diretta”
21-07-2018 | di Antonio Tortora
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Incarichi di giunta conferiti, in attesa delle deleghe. Giuramento di Diplomatico effettuato. Presidente del consiglio e suo vice insediati, rispettivamente Di Somma e Alfonso Langella. Membri della Commissione elettorali nominati, così come la Commissione comunale per la formazione degli elenchi di cittadini per l'esercizio delle funzioni di giudice popolare nelle Corti di assise e nelle Corti d'assise di appello. A Boscoreale, dopo il consiglio comunale di ieri sera, finalmente si parte.
“L’incarico di Presidente del Consiglio comunale – ha dichiarato Antonio Di Somma - è un compito di responsabilità che mi onora e mi gratifica, ma che soprattutto assumo con onestà intellettuale, spirito di servizio e rispetto. Il mio impegno sarà dedicato alla necessità di garantire e tutelare i diritti e le prerogative di tutti i consiglieri componenti del Consiglio, garantendo l’esercizio effettivo delle nostre funzioni nell’osservanza e nel rispetto delle leggi, dello statuto e dei regolamenti. Nessuno dovrà sentirsi escluso dalla possibilità di espletare al meglio il proprio mandato, attraverso il potere di indirizzo e di controllo che ci è affidato”.
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DELEGHE. Il sindaco Antonio Diplomatico, dopo aver accelerato i tempi a causa dei problemi personali da affrontare nei prossimi giorni, ha presentato alla popolazione la sua squadra (Faraone, come vicesindaco, poi, D’Aquino, Langella, Raiola, Trito), annunciando il turnover nel corso della consiliatura “per dare visibilità a tutte le liste”. Per l’assegnazione delle varie deleghe, si terrà conto soprattutto dei carismi personali. Conferita “live” a Gennaro Langella, nel corso della discussione, la delega al rapporto con la minoranza.
IL DESIDERIO DI COSTABILE. Dalla maggioranza, si è levata la riflessione del vicesindaco uscente Angelo Costabile che, oltre a ribadire gli sforzi della passata amministrazione per la riduzione della spesa e l’aumento delle entrate, ha segnalato punti rilevanti. “La notevole riduzione dell’affluenza alle urne nelle ultime amministrative – ha sottolineato - dimostra il grande divario tra politica locale e cittadini. In fase preelettorale, ho riscontrato che le persone colte preferiscono mantenersi lontano dalla politica, ostacolate da una classe dirigente che teme l’uomo di cultura, in quanto difficilmente corruttibile”. Interesse per la politica che può aumentare, a suo giudizio, solo tramite forme di democrazia diretta. “E’ necessario – ha aggiunto – ridiscutere di bilancio partecipato e ripensare all’utilizzo di nuove tecnologie informatiche per rendere partecipi i cittadini”.
LA PROPOSTA DI SODANO. “Insieme agli amici dell’opposizione, Sergianni e Di Lauro, abbiamo preparato una mozione che prevede la rinuncia dei gettoni di presenza da parte dei consiglieri e chiederò al sindaco, alla giunta e al presidente del consiglio di rinunciare al proprio stipendio”. Non ha aderito Alfonso Langella, avviato, forse, a non far parte dell’opposizione.
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