“La verità è che per fare il sindaco bisogna avere coraggio e competenza, Diplomatico non le possiede”.

E’ lo sfogo dell’ex assessore al bilancio Gennaro Langella, in merito alle dichiarazioni del sindaco di Boscoreale Antonio Diplomatico. Dura la replica di Langella, che rispedisce al mittente le accuse di presunta nullafacenza mosse dal primo cittadino.

LA POLEMICA SUL BILANCIO. Langella si è soffermato dapprima sul disavanzo di 10 milioni di euro che ha lamentato Diplomatico. “Si tratta di uno spauracchio usato per giustificare l’inoperatività che stanno tenendo al palazzo. I debiti di cui parla il sindaco si conoscono dal 2016, tant’è vero che sono in atto due piano di rientro che ho tentato di rimodulare, ma le mie proposte non sono mai state prese in considerazione”.

Ma c’è dell’altro e riguarda i problemi di spesa di cui Diplomatico ha parlato nella sua intervista bilancio del 2018. “E’ vero che ci sono difficoltà di spesa corrente – ha precisato Langella – riguardo al pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali e tutto ciò che serve per far funzionale la macchina amministrativa. E’ altrettanto vero che però ci sono tante risorse sulle spese per investimenti. E in più con il nuovo regolamento per gli appalti al di sotto dei 150mila euro si potrebbero avere tanti piccoli microfinanziamenti che sarebbero in grado di cambiare il volto della città. Eppure è tutto fermo”.

L’ACCUSA DI SCORRETTEZZA E DI INOPERATIVITA’. “Lo scorretto è stato lui – ha tuonato Langella -. Avevamo preso degli impegno elettorali ma si è aspettata l’occasione giusta per mettere in atto ciò che avevano programmato già prima delle elezioni, mettermi fuori gioco”. Dal suo insediamento, l’ex assessore rivendica il lavoro svolto sul Piano Urbanistico Comunale (che Diplomatico nel corso della sua intervista ha sconfessato, ndr) e su una short list di esperti in grado di presentare progetti per recuperare fondi europei. “Ma non solo – precisa Langella -. Delle tante proposte messe sul tavolo, nessuna è stata presa in considerazione.

L’ASSENZA IN CONSIGLIO COMUNALE. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con l’assenza di Langella alla seduta consiliare per discutere del riequilibrio di bilancio, il sindaco ha ritenuto “un atto dovuto” ritirare le deleghe all’ormai ex assessore. “Sì – ha replicato Langella – ma chissà perché non si è chiesto mai il perché della mia assenza. Ci sono delle motivazioni serie e precise che hanno portato a non presentarmi al consiglio comunale. Ecco perché sono sicuro che ci fosse qualcosa dietro già prima delle elezioni, ma si è atteso il momento giusto per mettermi da parte”.

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il bilancio 2018 di antonio diplomatico