“Sono due giorni che non abbiamo più bombole di ossigeno. Restituitele alle farmacie perché sono davvero importanti”.
E’ l’appello lanciato dalla dottoressa Donatella Badolato, della farmacia Lombardi di Boscoreale. Tante, troppe le richieste di bombole di ossigeno per aiutare i pazienti affetti da coronavirus e quelli che ne fanno uso per altri motivi.
“E’ proprio la somma di questi due elementi che ha portato alla crisi che stiamo vivendo ora – ha spiegato la dottoressa -. Già da tempo tutte le ditte del settore stanno pregando tutti di farsi consegnare le bombole usate. Purtroppo, c’è la cattivissima abitudine di persone che prendono le attrezzature e poi la dimenticano, la tengono in casa perché possa servire da un momento all’altro. Ma quelle bombole servono solo per le emergenze”.
Un primo passo verso una soluzione l’ha fatto l’Asl che ha snellito l’iter burocratico per avere ossigeno liquido. Per ottenerlo, prima, era necessaria una procedura un po’ più complessa. Si tratta di bombole di grandi dimensioni, da 27 litri, che vengono forniti direttamente dalle ditte. Inoltre, oggi i medici di base possono prescrivere la bombola in caso di necessità direttamente con la ricetta bianca. Ma nel frattempo resta da risolvere l’emergenza di questi giorni: “Da sabato non abbiamo più disponibilità e non sappiamo quando vengono a rifornirci. Sappiamo che tante persone non fanno caso a questa situazione e le lasciano a giacere nelle loro case. Ecco perché chiedo a tutti i cittadini, se avete in casa bombole di ossigeno vuote o inutilizzate, restituitele presto in farmacia, perché possono salvare una vita”.
“Sono due giorni che non abbiamo più bombole di ossigeno. Restituitele alle farmacie perché sono davvero importanti”.
E’ l’appello lanciato dalla dottoressa Donatella Badolato, della farmacia Lombardi di Boscoreale. Tante, troppe le richieste di bombole di os...
Questo contenuto è riservato agli utenti premium
Sei già abbonato? Effettua l'accesso
Abbonati adesso, basta 1 click!
Solo 0,70€/mese