Boscoreale. L’Azione Cattolica Ragazzi marcia per la pace in tre parrocchie
Il messaggio del neo vescovo Marino: “Sono i più piccoli a dare i segnali più forti agli adulti”
28-01-2017 | di Antonio Tortora

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Weekend all’insegna della pace a Boscoreale ed in tutto il territorio ricompreso nella diocesi di Nola. L’Azione Cattolica Ragazzi (A.C.R.), infatti, ha organizzato in numerose parrocchie della diocesi varie “Marce della pace”. Iniziativa, questa, che si svolge ogni anno e, stavolta, si connette al messaggio inviato da Papa Francesco l’1 gennaio, dal titolo “La nonviolenza: stile di una politica per la pace”. Nello specifico, a Boscoreale, si terranno tre diverse marce, ognuna in una parrocchia diversa. A dare il via alla festa della pace, quest’oggi, alle 15, la prima marcia al Santuario Maria Ss. dei Flagelli, con partenza dallo stesso Santuario ed arrivo al piano Napoli”. Domenica 29, invece, toccherà alla centralissima Azione Cattolica dell’Immacolata Concezione. Al termine della messa delle ore 10, si partirà dalla chiesa per giungere al salone parrocchiale di via Giovanni Della Rocca. Previste, all’interno del percorso, due soste per i giochi (piazza Pace e piazza Vargas), oltre ad una fermata per il ristoro. La “costruzione della pace” terminerà al salone con musica e altri giochi. Alle ore 10, invece, partirà la marcia a Marra, dalla chiesa SS. Vergine, e procederà per tutto il quartiere, concludendosi prima della celebrazione eucaristica delle ore 11.30.
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Rispetto a questo tradizionale appuntamento dell’anno associativo, legato al perseguimento e al conseguimento di una pace tanto desiderata quanto distante, non ha fatto mancare il proprio supporto il neo vescovo di Nola, mons. Francesco Marino, che si è soffermato sui significanti e i significati dei segnali che provengono dai bambini. “Dai più piccoli arrivano segnali forti agli adulti: - ha commentato - sono i figli a chiedere pace agli adulti. Pace nei cuori, nelle case, nelle piazze. Un grido che parte dall’ordinario della vita e che diventa grido di giustizia guardando agli scenari di guerra sparsi nel mondo, che fanno il maggior numero di vittime proprio da bambini, donne e anziani”. Monsignor Marino, in conclusione, invita ciascuno a compiere “qualsiasi gesto volto a vincere l’indifferenza e ad allargare lo sguardo e il cuore”.
A proposito di significati e significanti e a corollario delle parole del vescovo, ecco uno dei significati più profondi delle marce di quest’anno, alle quali farà seguito un gesto di solidarietà concreto. Bambini e ragazzi di tutta la diocesi si prodigheranno in sostegno della cooperativa sociale “Il tappeto di Iqbal”, situata a Barra, attiva in progetti educativi per minori a rischio volti alla valorizzazione del teatro civile e del circo sociale.
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