Avevano messo su una maxi-coltivazione di marijuana in campagna. Un’intera serra completa d’impianto per l’irrigazione, con dentro 51 piante di cannabis alte fino a un metro e mezzo a Boscoreale in località Cangiani: tre uomini di Torre Annunziata, Domenico Luciano di 45 anni, Alfonso Staibano (34) e Mario Dentice (49), sono stati per questo condannati in abbreviato a 6 anni di carcere totali. Questa la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale oplontino Maria Laura Ciollaro.

Il verdetto più pesante per Mario Dentice, difeso dall’avvocato Andrea Mansillo, che dovrà scontare una pena a due anni e tre mesi. E’ andata un po’ meglio invece agli altri “complici”: Domenico Luciano, condannato a due anni di reclusione, ed Alfonso Staibano (assistito dall’avvocato Luigi Servillo). Per quest’ultimo la mano del Giudice è stata più leggera: ‘solo’ un anno e quattro mesi. Il suo legale ha comunque preannunciato appello contro la sentenza, oltre all’imminente deposito di una richiesta di scarcerazione.

Staibano e Dentice, arrestati a giugno scorso dai carabinieri della compagnia di Boscoreale, alla vista dei militari tentarono quel giorno una “goffa” fuga a piedi tra le campagne. Raggiunti in mezzo alle sterpaglie, i due (per Luciano le manette ai polsi scattarono solo dopo, ndr) finirono ai domiciliari in attesa del processo. I carabinieri, oltre al sequestro delle piante dal peso di 23 chili, portarono via in estate dalla serra altre 11 piantine di “Cannabis Indica”, contenute in bicchieri di plastica, e vari attrezzi per coltivare lo stupefacente. 

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