Boscoreale. Detenzione d’arma da guerra, minaccia aggravata e ricettazione: condannato il “giustiziere” di Boscoreale. Due anni (pena sospesa) a Stefano Ametrano, il 43enne finito in manette perché in compagnia di un complice puntò la sua pistola, una semiautomatica “Walther pp” con matricola abrasa, in faccia ad un cittadino romeno residente a Striano. Di quattro anni e mezzo la richiesta di condanna avanzata per il “giustiziere” dal pm della Procura di Torre Annunziata, Marco Mansi. Ametrano, difeso dall’avvocato Guido Sciacca, è invece tornato immediatamente libero.

L’ARRESTO. Striano, 29 aprile. Stefano Ametrano si convince che il malcapitato romeno ha rubato della legna dal deposito privato della sua abitazione. Per questo, insieme ad una “spalla” (un cittadino 39enne, anch’egli romeno, residente a Boscoreale e già noto alle forze dell’ordine), prende l’auto e raggiunge la casa del presunto ladro. Ametrano lo minaccia puntandogli contro la sua semiautomatica “Walther”.

I carabinieri di Striano, agli ordini del maresciallo Antonio Botta e coordinati dalla compagnia di Torre Annunziata, intervengono immediatamente. Giunti sul posto, i militari bloccano il 43enne “giustiziere” e il suo complice. Ametrano finisce ai domiciliari per detenzione e porto abusivi di arma clandestina e munizioni. La pistola, poi sequestrata, aveva 3 cartucce nel caricatore.

 


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