“L’ex asilo era una struttura abbandonata, c’erano soprattutto tossicodipendenti. Una volta, al suo interno, trovai anche un barbone morto”. E’ la frase finale del maresciallo dei carabinieri Mattia Merchioni, testimone oggi, al tribunale di Torre Annunziata, nel processo sulla presunta occupazione abusiva dell’ex scuola materna di piazza Vargas a Boscoreale.

Cinque gli imputati per i fatti del giugno 2012 (già assolti in due: Francesco Tramontano e Renato Liucci, vedi articolo correlato). A processo finì pure Flavio Giuseppe Accardo, 25enne di Torre Annunziata, che insieme ai ragazzi del collettivo “Asilo 45”, in quell’estate, provò a riprendersi spazi prima ritrovo di soli tossicodipendenti e “chiusi regolarmente – secondo quanto riferito in aula dallo stesso Merchioni – da un lucchetto. Al piano terra il collettivo allestì una cucina, sopra c’era una sala notte divisa per gli uomini e per le donne. Ricordo che entrammo una sola volta per identificare gli occupanti. Nessuno oppose resistenza”.

Decisive, secondo la tesi degli avvocati Arturo Panariello e Maria Sella, legali di Accardo, le parole del maresciallo. “In tal caso – sottolineano entrambi dinanzi al giudice Marco Feminiano del Tribunale di Torre Annunziata – il reato di occupazione abusiva nemmeno si configura. Chiediamo l’assoluzione piena anche di Accardo, così come già ottenuto da altri due imputati”. Queste le conclusioni della difesa, contrapposte alla richiesta finale del pm che invece, per Accardo, ha oggi chiesto la condanna a 3 mesi di reclusione.

Domani la nuova sentenza, dopo le indagini avviate a seguito delle tre ordinanze di sgombero dell’ex asilo, emesse dal Comune di Boscoreale.       

 

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