Più di 80mila euro versati negli anni alla banda di strozzini di Boscoreale. Uno di questi ottiene la scarcerazione.

E’ questa la decisione del Gip del Tribunale di Torre Annunziata nei confronti di Gennaro Guarracino, che assieme a Ciro Guarracino e Loredana Patrone erano finiti in carcere per aver portato sul lastrico un operaio e il padre per un prestito di alcune migliaia di euro.

Accolta l’istanza dell’avvocato Gennaro De Gennaro che è riuscito a ribaltare il verdetto del Tribunale del Riesame del 28 giugno scorso che aveva respinto la richiesta di sostituzione della misura cautelare. E così, a un mese dall’arresto, il primo della famiglia usuraia di Boscoreale è stato scarcerato ed ha lasciato il carcere di Poggioreale.

L’operaio boschese aveva raccontato di aver chiesto un prestito da 2.000 euro, da restituire con rate da 250 euro a settimana, una quota di interessi di 500 euro (12,5% al mese) e una penale da 250 euro a settimana in caso di ritardi. Nel giro di nove anni, le vittime erano arrivate a versare 82mila il figlio e 96mila euro il padre senza mai riuscire ad estinguere il debito iniziale.

Pesanti le minacce per ottenere che il padre e il figlio restassero sempre nel vortice dei continui pagamenti. "Ti taglio la gola" era stato uno degli avvertimenti, fino a quando la disperazione non si è tramutata in coraggio e le due vittime si sono rivolte ai carabinieri.


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