Boscoreale, pusher con consegne 'porta a porta': Russo ai domiciliari

Dopo quattro giorni il ventunenne esce di cella

27-01-2022 | di Redazione

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Faceva il pusher a domicilio a Boscoreale. Il pusher fattorino, consegnando le dosi “porta a porta” o cedendo la sostanza all'interno del rione popolare del Piano Napoli, famoso per essere la Scampia del Vesuviano. Dopo quattro giorni esce di cella. Ovunque si trovasse, il ventenne Salvatore Russo, 21 anni, spacciava ma le sue cessioni sono state intercettate più di una volta dalle forze dell’ordine ed era finito sotto la lente d’ingrandimento della polizia giudiziaria. Nella giornata di sabato 22 gennaio, il giovane era finito in carcere in quanto trovato in possesso di 680 grammi di marijuana già pronta per l’uso e nascosta all’interno della sua abitazione di Boscoreale. Secondo il PM del Tribunale oplontino l’unica misura cautelare applicabile risultava essere il carcere, in quanto lo stesso non poteva essere mandato ai domiciliari presso la sua abitazione ovvero in quel luogo dove aveva commesso reiteratamente i reati di spaccio. Dopo soltanto quattro giorni, il giovane pusher portato al cospetto del giudice ha potuto lasciare il carcere di Salerno. Ed infatti, all’udienza di convalida, Il gip del tribunale di Torre Annunziata, accogliendo l’istanza difensiva dell’avvocato Gennaro De Gennaro ha concesso la misura degli arresti domiciliari presso il suo domicilio di Boscoreale sebbene il pubblico ministero avesse chiesto il carcere. Ed infatti inizialmente il giovane era stato accompagnato presso l’Istituto penitenziario di Salerno. Diversi acquirenti, il cellulare per lo spaccio ed il grosso quantitativo di stupefacente rinvenuto avevano incastrato il giovane che sembrava proiettato a rimanere in carcere. I carabinieri di Boscoreale impegnati da tempo nella individuazione degli spacciatori-fattorini, quelli che consegnano gli stupefacenti a domicilio lo hanno considerato uno tra i più attivi pusher del circondario, soggetto pericoloso per la tutela sociale, sebbene da poco diventato maggiorenne. Il Russo era stato arrestato per spaccio anche all’età di quindici anni quando già dimostrava di essere avviato alla carriera di spacciatore. Dopo pochi giorni di carcere il giovane pusher fattorino ha lasciato l’istituto penitenziario ma non potrà fare altre consegne trovandosi ai domiciliari.

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cautelare applicabile risultava essere il carcere, in quanto lo stesso non poteva essere mandato ai domiciliari presso la sua abitazione ovvero in quel luogo dove aveva commesso reiteratamente i reati di spaccio. Dopo soltanto quattro giorni, il giovane pusher portato al cospetto del giudice ha potuto lasciare il carcere di Salerno. Ed infatti, all’udienza di convalida, Il gip del tribunale di Torre Annunziata, accogliendo l’istanza difensiva dell’avvocato Gennaro De Gennaro ha concesso la misura degli arresti domiciliari presso il suo domicilio di Boscoreale sebbene il pubblico ministero avesse chiesto il carcere. Ed infatti inizialmente il giovane era stato accompagnato presso l’Istituto penitenziario di Salerno. Diversi acquirenti, il cellulare per lo spaccio ed il grosso quantitativo di stupefacente rinvenuto avevano incastrato il giovane che sembrava proiettato a rimanere in carcere. I carabinieri di Boscoreale impegnati da tempo nella individuazione degli spacciatori-fattorini, quelli che consegnano gli stupefacenti a domicilio lo hanno considerato uno tra i più attivi pusher del circondario, soggetto pericoloso per la tutela sociale, sebbene da poco diventato maggiorenne. Il Russo era stato arrestato per spaccio anche all’età di quindici anni quando già dimostrava di essere avviato alla carriera di spacciatore. Dopo pochi giorni di carcere il giovane pusher fattorino ha lasciato l’istituto penitenziario ma non potrà fare altre consegne trovandosi ai domiciliari.