Scoperta raffineria di crack in un terreno confiscato tra Scafati e Boscoreale: arrestato e poi liberato un pregiudicato. Una raffineria di crack perfettamente funzionante è stata scoperta dai carabinieri del nucleo operativo di Torre Annunziata nel primo pomeriggio di giovedì, al confine tra i comuni di Boscoreale e Scafati. Il laboratorio era stato ricavato all’interno di un bungalow abbandonato, situato su un terreno già confiscato alla criminalità organizzata.

L’operazione è scattata durante un normale servizio di controllo del territorio. A insospettire i militari è stato il comportamento di un giovane che si stava allontanando con fare guardingo dall’area. A quel punto è scattato il blitz.

All’interno della struttura è stato sorpreso Matteo Albano, elemento ritenuto vicino alla famiglia Benedetti e già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati al traffico di stupefacenti. L’uomo è stato colto in flagranza mentre produceva dosi di crack, pronte per lo spaccio.

La raffineria era in piena attività, segno che Albano non si aspettava controlli in quella fascia oraria. Dopo l’arresto, il pubblico ministero di turno ha disposto per lui i domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Ma il giudice del Tribunale di Nocera Inferiore, su istanza dell'avvocato Gennaro de Gennaro, ha deciso di rimetterlo in libertà, applicando la misura del divieto di dimora nel comune di residenza.

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