Un laboratorio teatrale per i ragazzi, al fine di dar loro la possibilità di esprimere se stessi, il proprio mondo emotivo, le proprie aspirazioni. In questo si concretizza il progetto sperimentale che, a partire dal mese di maggio, vede protagonisti una ventina di allievi, frequentanti la prima media e la quinta elementare dell’Istituto Comprensivo 2° Dati. “Su, in scena!” è un’idea di un professore di arte e immagine dell’istituto, Nicola Marano, sensibile alla crescita artistica dei ragazzi, con l’avallo e la collaborazione della preside, Pasqualina Del Sorbo, e del consiglio di istituto. Non si tratta di un progetto finanziato dalla scuola, bensì di un vero e proprio corso, pagato dagli allievi, che si tiene nella palestra della scuola media.

Un corso che ha un maestro d’eccezione, Salvatore Veneruso. Attore di compagnie teatrali, con molteplici esperienze negli ambiti della dizione e della recitazione (spicca il quindicennio di insegnamento presso il noto centro “La Ribalta” di Castellammare), Veneruso ha deciso di rimettersi in gioco con i ragazzi, in concomitanza con l’ascesa della sua carriera teatrale. “Facciamo principalmente un lavoro di consapevolezza corporea – spiega il maestro – Inoltre, puntiamo molto sulla scansione delle parole, elemento fondamentale per una corretta dizione”. Avere a che fare con ragazzi tra gli undici e i tredici anni richiede un notevole impegno, data la criticità della fascia d’età. “I ragazzi tendono ad avere una soglia di attenzione molto bassa – argomenta l’attore – Per questo motivo, la lezione deve essere varia, coinvolgente, attraverso il gioco e sempre creativa. E’ fondamentale, poi, essere molto attenti alle sollecitazioni che arrivano dai ragazzi per scoprire le loro doti e valorizzarle nel corso delle lezioni”. Il corso è iniziato a maggio, continuerà per tutto il mese di giugno e consiste in un incontro a settimana della durata di due ore. Ogni lezione si articola in tre momenti: uno maggiormente dedito alla dizione, un secondo che si focalizza sulle attitudini corporee ed un terzo dedicato alla recitazione. Al termine della sperimentazione, vi sarà una sorta di stage e, probabilmente, uno spettacolo conclusivo. Tutto questo con il chiaro obiettivo di riproporre l’esperienza a settembre e, magari, allargarla anche ai ragazzi delle scuole elementari, istituendo più corsi.

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