BOSCOREALE. Rapinò il locale dove aveva lavorato, ma il pizzaiolo reagì e il malvivente finì all'ospedale: adesso va in carcere.

È divenuta infatti definitiva la condanna per rapina aggravata a carico di Serghei Marano, 30enne italo-russo residente a Boscoreale. Il bandito, ieri mattina, è stato raggiunto da un ordine di carcerazione: deve scontare un residuo pena di 2 anni e mezzo. I carabinieri della stazione di Boscoreale, guidati dal luogotenente Massimo Serra, gli hanno notificato il provvedimento, trasferendolo poi in cella a Poggioreale.

LA RAPINA. Era il 18 ottobre di due anni fa quando Marano, armato di pistola scacciacani, entrò nella pizzeria Speedy Pizz di via Promiscua. Sotto la minaccia dell’arma, il 30enne si fece consegnare l’incasso della serata: circa 300 euro in contanti. L'italo-russo, dopo la rapina, fuggì via a piedi. A quel punto, intervenne la reazione dei dipendenti del locale.

La rapina non andò giù al cuoco ed al pizzaiolo. Entrambi prima lanciarono il registratore di cassa contro il rapinatore maldestro, per poi inseguirlo bloccandolo in strada. Da lì scattò una violenta colluttazione, in cui fu proprio il bandito ad avere la peggio. Serghei Marano rimase ferito e fu ricoverato per diversi giorni all’ospedale Cardarelli di Napoli per una serie di traumi riportati nella zuffa. 

Il rapinatore venne piantonato in ospedale prima di essere ufficialmente arrestato. Marano, dopo due anni, non ha mai più riavuto il posto di lavoro in quel locale e, dopo 15 mesi, la sua condanna è divenuta definitiva. Il 30enne, oltre alla disoccupazione, conoscerà anche il carcere. 

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