Incontro presso la stazione della Metropolitana di piazza Municipio a Napoli tra il sindaco di Boscoreale Giuseppe Balzano e il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris. In questa sede, nel giorno della Festa della Repubblica, è stata scoperta una lapide in memoria di un operaio boschese, Salvatore Renna, morto in seguito ad un tragico incidente lavorativo nel cantiere della metropolitana lo scorso mese di settembre, dopo essere precipitato da un’altezza di 20 metri.

Unanimi le dichiarazioni e le prese di posizione dei due sindaci rispetto al tema delle morti sul lavoro. Affermano, infatti, congiuntamente Balzano e De Magistris: “Salvatore è una delle troppe vittime del mancato rispetto delle norme sulla sicurezza e del dilagare del lavoro irregolare, mai sufficientemente contrastati. Anche in questo caso il richiamo alla fatalità è fuorviante ed inaccettabile. Noi Sindaci, nel dedicare una lapide perenne a Salvatore Renna, intendiamo affermare che il tempo non può far dimenticare a nessuno i troppi morti e infortunati sul lavoro che il nostro Paese continua a registrare, tragico record nell’Europa, e, contemporaneamente, ribadire il nostro impegno civile in materia di contrasto all’insicurezza e al mancato rispetto delle norme”.  De Magistris ha, inoltre, ribadito il sostegno economico alla borsa di studio ideata dal Comune di Boscoreale per garantire il prosieguo degli studi alle figlie minorenni di Salvatore Renna. C’è inoltre l’intenzione comune di richiedere alla nuova Giunta regionale la promulgazione di una legge regionale istitutiva di un fondo destinato alle medesime finalità. L’impegno di de Magistris e Balzano non si ferma qui. Essi aggiungono: “Noi Sindaci siamo impegnati a: chiedere l’incremento degli strumenti di controllo nei cantieri per contrastare il lavoro nero e l’elusione delle norme sulla sicurezza sul lavoro; sostenere con il Governo che nella prossima legge di stabilità si rafforzino in modo significativo gli organici di quanti sono chiamati a svolgere funzioni ispettive e di controllo oggi oggetto di un progressivo svuotamento; proporre alle forze politiche la definizione di norme in materia di appalti e sub appalti che rendano ancora più cogente il contrasto al lavoro irregolare ed insicuro fino a prevedere, in caso di irregolarità accertata, l’impossibilità di poter partecipare a qualsiasi altro appalto; definire percorsi nelle nostre amministrazioni che, mettendo in comune ed integrando le banche dati fra i diversi soggetti che intervengono in materia di cantieri edili, contribuiscano ulteriormente a contrastare il lavoro irregolare che sempre è legato al mancato rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro”.

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