Mattinata di tensione stamane al Piano Napoli di Boscoreale. I carabinieri, guidati dal maresciallo Massimo Serra, hanno dato esecuzione di sfratto esecutivo per le famiglie Florio e Furiello, ubicate rispettivamente negli isolati tre e sette.

Nonostante la presentazione di una nuova istanza da parte dell’avvocato Luigi Amoruso, il procuratore aggiunto Giuseppe Borriello ha deciso di non concedere ulteriori proroghe.

LACRIME E RABBIA. Le pattuglie dei militari dell’arma sono giunte intorno alle 13, per dirigersi a casa Florio. Nonostante il tentativo della donna, che chiedeva di non andare a causa delle condizioni di salute della figlia di soli 5 anni, i carabinieri hanno fatto sgomberare l’abitazione.

“Dopo 8 anni mi hanno tolto un pezzo di cuore – ha dichiarato la signora Florio all’uscita- Se devo andare via, la legge deve essere applicata per tutti. Non si possono lasciare famiglie in mezzo a una strada. Viviamo con un reddito basso e gli affitti per altre abitazioni sono altissimi. Tutto questo non è giusto”. Successivamente la donna ha anche avvertito un malore. Immediato l’arrivo da parte dell’ambulanza del 118 allertata dagli stessi carabinieri.

IL SECONDO SGOMBERO. Successivamente le pattuglie si sono portate all’isolato 7 dalla signora Furiello, che viveva al terzo piano assieme ai suoi due figli di 18 e 5 anni. “Non ho un posto in cui andare, sarò costretta a vivere in mezzo a una strada – ha affermato- Non mi hanno voluto concedere una nuova proroga e ora non so davvero cosa fare”. Attimi di difficoltà per i carabinieri, che dopo le prime rimostranze da parte della signora Furiello, sono poi riusciti a entrare.

Domani ci sarà un altro sgombero, in zona Gescal, con la situazione che sta diventando sempre più incandescente.

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