La Pasqua della famiglia Morione non è come quella degli altri. In casa non c'è aria di festa, i giorni sono tutti uguali e senza colore. Antonio non c'è più, lo hanno ammazzato nella sua pescheria di Boscoreale. Un colpo di pistola al volto durante un tentativo di rapina la sera dell'antivigilia di Natale del 2021.

Domenica, a Piazza Vargas, alle 9.00, la funzione religiosa dell'associazione Maria Santissima dell'Arco Piano Napoli per mantenere vivo il ricordo di Antonio. "Mio padre non deve essere dimenticato - dichiara Noemi Morione, la figlia di Antonio - Sono passati 17 mesi dalla sua morte e siamo ancora qui a chiedere giustizia. Per noi non esistono le festività. Cosa dovremmo festeggiare? Tra poco è il suo compleanno. Avrebbe compiuto 43 anni se non lo avessero ucciso a sangue freddo".

Antonio Morione era il titolare della pescheria “Il Delfino”, noto esercizio commerciale di Boscoreale all’incrocio tra via Giovanni della Rocca e via del Popolo. Nella tarda serata del 23 dicembre 2021, intorno alle 22, tre uomini armati di pistola hanno fatto irruzione nel suo locale per portare via l'incasso. Il pescivendolo ha provato a sventare il tentativo di rapina, ma la risposta è stata un proiettile in faccia. I delinquenti per garantirsi la via di fuga hanno sparato quattro colpi di pistola, uno purtroppo andato a segno.  A più di un anno dall'omicidio gli assassini sono ancora a piede libero.

Un ergastolo al dolore per la vedova Maria e per i tre figli di Antonio, presenti quando è stato assassinato. Teddy, Noemi e Rebecca erano in pescheria quando il commando armato ha fatto irruzione. Anche se la ferita è aperta e sanguina ancora, la famiglia Morione non si arrende e porta avanti la sua battaglia per avere giustizia. 

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