Notte di fuoco per ristabilire le gerarchie dello spaccio di droga. E’ questa la pista che stanno seguendo i carabinieri di Torre Annunziata per ricostruire i raid compiuti al piano Napoli di Boscoreale e a Torre Annunziata.

Episodi che gettano una nuova ombra criminale. Prima dei colpi di pistola contro la fiancata di un’auto, poi un petardo in una concessionaria, infine una bomba carta in una palazzina del Piano Napoli. Solo a Boscoreale. A Torre Annunziata crivellata di colpi una saracinesca di una macelleria di Corso Vittorio Emanuele III.

Sugli episodi sta indagando il nucleo investigativo dei carabinieri di Torre Annunziata, coordinati dal maggiore Simone Rinaldi. Secondo le prime ricostruzioni, il primo episodio risale alle 2 di notte di martedì 6 aprile. Quattro colpi di pistola esplosi al piano Napoli di Boscoreale contro l’auto di una donna, legata a uno dei ras del rione.

Poco dopo il petardo nel piazzale di una concessionaria situata in periferia. Infine, la bomba fatta esplodere dinanzi al portone del papà di uno spacciatore, che sarebbe stato allontanato dal rione da poco tempo.

Gli inquirenti sono al lavoro per cercare legami tra i raid avvenuti a distanza di poco tempo. Il petardo in concessionaria però, stando alle prime ricostruzioni, pare legato più al racket.

E’ stata una notte di paura anche a Torre Annunziata. Alcuni colpi di pistola sono stati fatti esplodere contro la saracinesca di una macelleria di Corso Vittorio Emanuele III. Un caso seguito dagli agenti del commissariato di Polizia.

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