Boscoreale. Sorpresa in possesso di 15 grammi di marijuana, nella tasca posteriore dei jeans, mentre in carcere va a trovare suo marito: assolta la cognata del boss Padovani. Patrizia Sordillo, 35enne di Boscoreale, era finita in manette lo scorso ottobre perché, entrando nel penitenziario di Bellizzi Irpino, fu sorpresa dai poliziotti con la droga addosso.

La donna spiegò poi agli agenti della Penitenziaria di non sapere nulla della marijuana. Difesa dall'avvocato Gennaro de Gennaro, la Sordillo, moglie di Antonio Padovani, considerato uno dei capizona dello spaccio al Piano Napoli di via Passanti, ha affrontato un processo dinanzi al Tribunale di Avellino: la Procura la accusava di spaccio aggravato. La Sordillo (incensurata) è stata assolta dal gup Fabrizio Ciccone per non aver commesso il fatto. "La droga – la tesi difensiva sostenuta in aula – era di proprietà del figlio, che l'aveva nascosta in un fazzolettino all'interno della tasca del jeans della madre. Lei era inconsapevole".

Antonio Padovani, il marito della donna, sta scontando in carcere una pena di 13 anni di reclusione per traffico e spaccio. Reati commessi in concorso anche con il fratello Carlo, l'ex "signore della droga" di Boscoreale insieme a Franco Casillo, alias 'a vurzella. Furono loro ad organizzare baby pusher su tre turni, per una "piazza" attiva H24 all'ombra del Vesuvio. Piazza di spaccio, gestita sotto l'influenza del clan di narcotrafficanti degli Aquino-Annunziata.

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