Boscoreale, vincoli paesaggistici: il Consiglio di Stato boccia il Comune
L'ex sindaco Langella: “Soldi gettati per le consulenze. Non era meglio pagare le bollette dei due Piano Napoli e del Centro Anziani?”
21-10-2016 | di Antonio Tortora
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“Ennesima figuraccia dell’amministrazione Balzano”. Così esordisce su Facebook il leader dell’opposizione Gennaro Langella, attaccando per l’ennesima volta l’operato dell’amministrazione Balzano. In questa circostanza, a finire nel mirino dell’ex sindaco, sono le consulenze legali esterne di cui l’Ente di piazza Pace, seppur dotato di ufficio legale, a detta di Langella, “usufruisce, giustificandole con l’alta specializzazione richiesta per alcuni contenziosi”.
Punto di partenza delle critiche è la pubblicazione di una sentenza del Consiglio di Stato, lo scorso 18 ottobre, nella quale il Comune di Boscoreale risulta soccombente sulla questione della sussistenza o meno dei vincoli paesaggistici sul territorio comunale, determinanti per la condotta da seguire nelle pratiche di condono edilizio. Quest’ultimo, infatti, aveva inteso, mediante ricorso al T.A.R., dimostrare l’illegittimità di una nota della Sovrintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e provincia che, fondandosi sul decreto ministeriale di vincolo, riteneva che l’intero territorio di Boscoreale fosse sottoposto ai suddetti vincoli. Il Comune, viceversa, fornendo interpretazione diversa della normativa vigente, sosteneva che le limitazioni sussistessero solo fino a via Parrelle e non oltre, non ricomprendendo, quindi, tutto il territorio del paese.
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Soccombente in primo grado nel 2014, l’Ente di piazza Pace propose appello in Consiglio di Stato. Il massimo organo giurisdizionale rispetto agli atti delle pubbliche amministrazioni ha, tuttavia, rigettato l’impugnazione, sancendo, in sostanza, la sussistenza dei vincoli paesaggistici sull’intero territorio comunale. “C’è da riflettere su come vengono utilizzati i fondi – attacca Langella – e, data la scontata sentenza, c’è da chiedersi: quanto sono costati i due gradi di giudizio? E con questi soldi non era meglio pagare le bollette elettriche dei due Piani Napoli e del Centro Anziani, piuttosto che lasciarli al buio?”.
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