Barattoli di pittura, sgabelli e le prime pennellate al muro bianco. Inizia questa mattina la parte dedicata ai murales dell’evento “Parco delle Pareti d’arte”, con i dieci artisti che dipingeranno la storia, le tradizioni e i territori tra mare e Vesuvio, a partire proprio da quelli che caratterizzano Boscotrecase. Una prima iniziativa dedicata al tema dell’accoglienza, finanziata della Città Metropolitana di Napoli. Ma già si sta lavorando alla seconda edizione. Sarà possibile seguire l’evoluzione sul sito ufficiale parcodelleparetidarte.it.

Un grande libro, come l’hanno definito gli organizzatori, quello che sarà riprodotto alle spalle del Palazzo Comunale e che conterà dieci storie, oltre la copertina e le dediche, e che rappresenterà una parte di un più grande progetto che fin dai prossimi mesi porterà artisti e pittori scendere lungo le stradine del borgo vesuviano per dipingere gli spaccati di vita di un borgo che da secoli è votato all’arte, alla cultura e all’enogastronomia di qualità.

Saranno proprio questi i capisaldi anche dei prossimi eventi in programmi. Il 28 ottobre alle 18 si parlerà di “Vini del Vesuvio, tra storia e leggenda”, alle Cantine Sorrentino con la partecipazione dell’attore Patrizio Rispo. Un appuntamento aperto a tutti, ma con prenotazione obbligatoria. Si chiuderà il prossimo 12 novembre con l’inaugurazione dei murales ed una serata di musica e spettacolo, a partire dalle 19, con Francesca Curti Giardina, Angelo Di Gennaro e il cantante Mario Maglione.

«Abbiamo creduto nel progetto fin dall’inizio, quando alcuni anni fa era poco più di un progetto di alcuni amici, che immaginavano di realizzare qualcosa di bello sulle pareti del territorio». Ha commentato l’assessore cittadino alla Cultura e Turismo Marialuisa Russomanno, aggiungendo: «Quel sogno oggi sta diventando realtà grazie ad un lavoro incessante che stiamo facendo con i direttori artistici Nello Collaro e Mimmo Pesce. Costruiremo una rete che guarderà lontano nel tempo affinché non muoia ma continui nei prossimi anni».

Proprio uno dei direttori artistici Nello Collaro ha spiegato la genesi: «Non siamo nuovi a queste iniziative. Nel 1985 la stessa parete ha accolto 13 murales per la pace e alcuni degli artisti che hanno dipinto all’epoca lo faranno di nuovo adesso. Il nostro territorio ha la vocazione all’accoglienza e alla solidarietà e questa amministrazione sta interpretando questa indole». Poi, parlando del futuro ha detto: «Nel nuovo bando chiederemo l’adesione a tutti i cittadini che potranno mettere a disposizione le pareti così da creare tanti capitoli di un unico libro artistico e culturale».

Entusiasta il sindaco Pietro Carotenuto che ha ribadito gli obiettivi del progetto: «Da un lato riqualificheremo spazi fisici e urbani, dall’altro continueremo il percorso di sviluppo culturale e sociale del nostro paese che abbiamo intrapreso come amministrazione dal 2016. Un territorio che cresce passa attraverso questi capisaldi. Per questo abbiamo unito alla street art altri momenti culturali come la musica o la conoscenza dei nostri luoghi anche attraverso i prodotti della terra. L’idea è di rappresentare sulle mura della città la nostra storia e le nostre tradizioni. Molti bimbi che frequentano le nostre scuole non le conoscono e questa iniziativa prova a colmare questo gap». E sulle prossime edizioni ha concluso: «Le faremo sicuramente, già ci siamo lavorando. Chiederemo finanziamenti sovracomunali o, se non dovessero esserci, troveremo le risorse dalle casse del nostro ente. C’è bisogno dello sviluppo culturale».

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