A Boscotrecase, nel Parco Nazionale del Vesuvio, spunta la carcassa di un'auto distrutta dalle fiamme. Scattano le indagini dei Carabinieri della Stazione di Trecase, al lavoro per individuare i responsabili del rogo. La targa risulta clonata e il veicolo è stato incendiato per distruggere le tracce di un'attività illecita. Dall'inchiesta in corso emergono una serie di elementi che collegherebbero l'auto alla rapina al Bingo di Pompei, avvenuta domenica scorsa in pieno giorno.

Al vaglio degli inquirenti l'ipotesi che i rapinatori abbiano utilizzato proprio quella macchina durante il raid armato. Dopo la rapina al Bingo il commando avrebbe raggiunto con quel veicolo i boschi del Vesuvio per appiccare il fuoco e disfarsi del mezzo. Una ricostruzione avvalorata anche dalla scoperta della targa clonata, a riprova dell'utilizzo di quella macchina per commettere un crimine. 

Ad indagare sulla rapina gli agenti del commissariato di Pompei, coordinati dal vicequestore Antonella Palumbo, che hanno effettuato i primi rilievi sul posto. Acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza, i poliziotti sono alla ricerca di ogni elemento utile per risalire agli autori del gesto. Probabile che il commando abbia agito grazie all’aiuto di altre persone.

I banditi hanno portato via diecimila euro di incasso. Secondo le prime indriscrezioni, avrebbero agito in due. Sono entrati a volto coperto e pistola in pugno minacciando dipendenti e clienti, alcuni dei quali presi anche in ostaggio, facendosi consegnare l'incasso. Intanto, si stringe il cerchio intorno ai rapinatori che potrebbero avere commesso un passo falso. 

( Foto Vincenzo Marasco )

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