Il blitz anti-fannulloni, condotto con telecamere e diversi appostamenti in zona dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata (comandante Andrea Rapone) e della stazione di Trecase (maresciallo Antonio Tiano e -comandante Claudio Milito) documentò in totale 296 episodi di assenteismo. Il caso scoppiò nel 2016 dopo una segnalazione anonima fatta alle forze dell'ordine.

I dipendenti coinvolti nell'inchiesta - secondo l'accusa - dopo aver strisciato il badge si allontanavano regolarmente dal posto di lavoro. C'era chi andava a fare la spesa, chi diversamente preferiva le puntate al lotto. Una immagine fece il giro del web e dell'Italia intera. Tra i presunti furbetti del cartellino c'era pure chi, temendo le telecamere di sorveglianza, si mascherava dietro un cartone bianco posizionato proprio sulla testa.

Pochi gli imputati assolti, tra questi: Il dirigente Giorgio Gallo (difeso dall’avvocato Guido Sciacca), i due marescialli dei vigili urbani Monteleone Pasquale e Carotenuto Giovanni (entrambi difesi dall’avvocato Gennaro De Gennaro), Borrelli Angelo (difeso dall’avvocato Ismaele Brancaccio), Policarpo Damiano(difeso dall’avvocato Ferdinando Striano), Salvatore Izzo e Carla Avino(difesi dall’avvocato Michele Riggi), assolti Calvarese Girolamo, Bifulco Gennaro e Federico Antonino.

Di seguito, invece, le condanne riportate dagli altri imputati:

Di palma Francesco anni 1 e mesi 2

Iannucci Ciro anni due e mesi cinque,

Federico Valerio anni uno e mesi 5

Calamita Salvatore anni due e mesi sette di reclusione

Carotenuto Teresa anni uno e mesi 10 di reclusione 

Noto Antonio anni uno e mesi sette di reclusione

Buono Salvatore anni uno e mesi sette di reclusione 

Formisano Pasquale anni uno e mesi sette di reclusione

Stampone Antonio anni uno e mesi 4

Raiola Antonio anni uno e mesi tre di reclusione

Longobardi Luigi anni uno e mesi tre di reclusione

Fiorenza Raffaele anni uno e mesi cinque di reclusione.

Il dipendente comunale che divenne famoso in quanto beggiava col cartone in testa è deceduto durante il processo. 

Francesco Di Palma, Ciro Iannucci, Valerio Federico, Salvatore Calamita, Teresa Carotenuto, Antonio Noto, Salvatore Buono, Pasquale Formisano, Antonio Stampone, Antonio Raiola, Luigi Longobardi, Raffaele Fiorenza sono stati anche condannati a risarcire il Comune per il danno causato.

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