Boscotrecase, 'fannulloni' in Comune. Due vigili urbani tornano al lavoro
Riesame annulla l'ordinanza. I giudici: "Da domani in servizio"
22-09-2016 | di Salvatore Piro
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Boscotrecase. Dipendenti ‘fannulloni’ al Comune. Due vigili urbani - tra i 6 in totale travolti dal recente scandalo sui ‘badge allegri’ nella sede di via Rio - da domani tornano al lavoro. Si tratta dei marescialli Giovanni Carotenuto e Pasquale Monteleone. Per entrambi, difesi dall’avvocato Gennaro De Gennaro, il Tribunale della Libertà di Napoli ha annullato in toto l’ordinanza che li accusava di otto presunti episodi di truffa aggravata in concorso e due di false attestazioni in servizio. Allo stato è l’unico verdetto positivo emesso dal Riesame. Le posizioni di altri 21 indagati saranno esaminate dai giudici ad ottobre.
Lo scandalo scoppiò in estate, quando l’inchiesta coordinata dai carabinieri del NOR di Torre Annunziata e della stazione di Trecase smascherò oltre 296 episodi di assenteismo, monitorati in meno di due mesi utilizzando due telecamere brandeggiabili. La prima piazzata sul tetto della vicina Scuola Media ‘Cardinal Prisco’; la seconda, invece, nei pressi dello stadio comunale di Boscotrecase.
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Un dipendente, Michele Borrelli, istruttore amministrativo agli Affari generali del Comune, fu ‘smascherato’ da una telecamera mentre ‘baggiava’ coperto da un cartone bianco sulla testa per non farsi riconoscere (nella foto). L’immagine fece rapidamente il giro del mondo e Borrelli si scusò nel successivo interrogatorio di garanzia.
Dopo il blitz dello scorso 12 luglio i due vigili erano stati raggiunti dalla misura dell’obbligo di firma e della sospensione dal servizio per 12 mesi. Con una prima istanza di revoca, il gip del tribunale di Torre Annunziata aveva ridotto la misura a tre mesi di sospensione, revocandogli inoltre l’obbligo di firma.
“A noi non bastava – ha sottolineato l’avvocato De Gennaro, legale di Carotenuto e Monteleone - . Abbiamo impugnato il provvedimento e ottenuto che i miei assistiti tornassero da subito in servizio”. Pienamente accolta dai giudici la strategia difensiva, incentrata sulla diversa ricostruzione di una ‘strana beggiatura’ incrociata.
Quella fatta – la tesi accusatoria - dal maresciallo Giovanni Carotenuto per il collega Monteleone, e intercettata dai ‘marcatempo’ comunali il 4 Marzo 2016, alle ore 14:50. Inizialmente considerata ipotesi di falsa attestazione, riguardava l’uscita per il ‘buono pasto’ e non l’ordinaria uscita dal servizio, avvenuta prima, alle ore 14.
“Nell’inchiesta ci sono delle probabili ‘sviste’ – ha continuato il legale dei due vigili, che da domani torneranno al Comune - . Ad esempio non si è tenuto conto di tutti gli ordini di servizio, finendo col ritenere illecite anche uscite dal municipio avvenute per funzioni comandate. Pasquale Monteleone era addetto alle notifiche di atti giudiziari. Non poteva non uscire per eseguirle”.
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