Il 26 luglio è alle porte e la città di Boscotrecase si prepara ad offrire un adeguato tributo a S. Anna, patrona cittadina. “E’ una festa di tutta Boscotrecase e vogliamo valorizzare i vari simboli e luoghi del paese – spiega don Rosario Petrullo, parroco della chiesa dedicata alla santa – in attesa del 2019, quando saranno trecentocinquanta anni dall’erezione canonica di questa parrocchia, ricorrenza per la quale abbiamo in mente alcune novità”. In cantiere, infatti, per la storica ricorrenza un comitato a composizione mista (pubblica ed ecclesiale) che avrà il compito di organizzare e predisporre i festeggiamenti per il tondo anniversario dell’erezione. Nel frattempo, quest’anno, la Festa di S. Anna si caratterizzerà per un folto programma liturgico, al quale prenderanno parte eminenze delle alte sfere ecclesiastiche. Tra gli altri, infatti, presenzieranno alle celebrazioni il vescovo ausiliare di Napoli, monsignor Lucio Lemma, il 24 luglio, che surrogherà il cardinale Crescenzio Sepe, mentre il giorno seguente toccherà ad Armando Dini, vescovo emerito di Campobasso. Cadendo, quest’anno, il Giubileo della Misericordia, la Chiesa di S. Anna diventerà, nei giorni 25 e 26 luglio, sede giubilare, trattandosi di una chiesa patronale. I fedeli potranno lucrare, quindi, le indulgenze plenarie, eseguendo le condizioni richieste: sacramento della Confessione, partecipazione alla Santa Messa, preghiera secondo le intenzioni del Papa ed una delle sette opere di misericordia. In collaborazione con l’Ordine Secolare Francescano, il 28 luglio vi sarà un percorso iconografico sulle rappresentazioni della santa nel corso dei secoli, mentre il 2 agosto, nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, sarà celebrata la Festa del Perdono. Intervenuti alla presentazione della Festa anche due consiglieri di maggioranza, Antonio Pollioso e Lina Sorrentino, ed un consigliere d’opposizione, Daria Cirillo. Pollioso, delegato ai grandi eventi, ha espresso un auspicio per il futuro, in vista del grande appuntamento del 2019. “Lo scopo è quello di istituire un comitato festa – ha spiegato – per un maggiore coinvolgimento da parte di tutti. E’ necessario cercare di sensibilizzare tutta la popolazione, nell’ottica di un connubio tra chiesa ed istituzioni, ineludibile preludio per creare qualcosa di importante”.

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