Ringiovanire la classe politica di Boscotrecase e rimettere in moto un paese, a detta dei più, da lungo tempo fermo. In soldoni, sono queste le richieste dell’elettorato che risultano evidenti, una volta interrogato sul post-Borrelli. Certo, c’è anche chi ha preferito non pronunciarsi, ma sembra essere chiaro l’auspicio per la prossima tornata elettorale.

L’era Borrelli ha lasciato il segno negli abitanti di Boscotrecase. Un segno decisamente negativo viste le reazioni, quasi plebiscitarie, rilevate. Il “ventennio boschese” di Agnese Borrelli si è chiuso, infatti, lo scorso 24 febbraio con le dimissioni contestuali di nove consiglieri, dopo una serie di vicende che avevano visto la Borrelli prima dimettersi e poi tornare indietro sui suoi passi. Le prime dimissioni, protocollate il 22 gennaio, furono ritirate perché, secondo la Borrelli, “chi fa politica credendoci realmente è come un tossico. E, nel mio caso, mi sono fatta convincere di nuovo dagli spacciatori”. Tuttavia, la situazione politica era ormai compromessa e, a posteriori di un consiglio comunale in cui Borrelli aveva nuovamente rinunciato all’incarico, è arrivata la mossa dei consiglieri nell’ultimo giorno utile per accedere alla prossima tornata elettorale.

Un’opportunità di rinnovamento possibile secondo gli intervistati, ma a condizione che finiscano i clientelismi e le ambizioni private di chi detiene realmente il potere.

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