L'artista boschese Nello Collaro protagonista a Casa Sanremo 2023 con il dipinto 'L'Attesa'. Il quadro sarà in esposizione nei salotti televisivi in occasione della Festival della Canzone Italiana. Nell'opera, un acrilico su juta grezza con inserti di pietre colorate, c'è tutta la bellezza del Vesuvio, luogo dell'anima che diventa principale fonte di ispirazione. 

Nello Collaro nasce a Boscotrecase in provincia di Napoli, alle pendici del Vesuvio. Dipingere il vulcano per lui era un strada tracciata: nasce per parte materna da una generazione di scalpellini della pietra lavica, e per parte paterna da una generazione di tintori di antiche stoffe.

Si innamora del Vesuvio, si lascia sopraffare dalla sua magia, lo ama di un amore puro, si indigna quando lo vede violentato, lo elegge a protagonista di ogni suo dipinto. Una impronta giocosa: il suo Vesuvio è sempre ricco di “luci e di colori. Per Nello Collaro il vulcano è il luogo dell’incontro, con sé stesso e con gli altri. Un luogo dove esplora le sue emozioni e le rappresenta, fino a porgerle in mille e più modi e in mille e più colori.

Il Vesuvio è il luogo dell’anima, che è stato, che è ancora, e lo sarà per sempre, luogo della Bellezza, nonostante la mano sacrilega dell’uomo. La pittura di Nello Collaro si adagia quasi sempre su juta grezza, un tessuto povero e riusato, che genera nuova vita, specchio di un territorio mortificato ma che ha in sé la vita che rinasce: il Vesuvio diventa così metafora della ricerca della serenità in un vissuto che racconta di salite impervie, rovinose cadute e certezza di farcela ancora e sempre.

Per Nello Collaro dipingere è anche l’occasione per costruire ponti tra comunità: il dipinto diventa una finestra per affacciarsi sul mondo, ma anche una porta perché nel suo mondo entri l’altro, in uno scambio emozionale oltre che artistico e culturale. Ricordiamo la sua prima mostra di pittura svoltasi a Venezia “ … costruire ponti di amicizia nella città dei ponti”. Le sue opere sono esposte in collezioni private e in siti istituzionali pubblici, in Italia e all’estero.

Ormai innumerevoli sono le mostre, personali e collettive cui ha partecipato. Vincitore di alcuni prestigiosi premi: ricordiamo tra gli altri, il concorso per la realizzazione del logo per Zero Wast in occasione delle Universiadi di Napoli 2019 ed il recente premio quale vincitore di un concorso internazionale di pittura  svoltosi a Striano (NA). Numerose le Direzioni Artistiche, ultima quella che lo ha visto impegnato nella realizzazione del “Parco delle Pareti d’Arte” di Boscotrecase, una galleria d’arte all’aperto che accoglie dodici murales di artisti provenienti non solo dall’area vesuviana.

Alla vigilia della trasferta in Liguria, l'intervista all'artista boschese in occasione della sua partecipazione a Casa Sanremo 2023.  “Una sorpresa anche per me. L’occasione di portare il mio territorio, il nostro Vesuvio, in una vetrina prestigiosa che possa contribuire a far conoscere la mia pittura, ma anche tutta la Bellezza che i nostri territori e le nostre Comunità possono vantare. Esporrò l’opera “L’attesa”, un acrilico su juta grezza, con inserti di pietre colorate.
Perché l’Attesa?
E’ un dipinto che fa parte di una serie che ha come tema proprio la donna in atteggiamento di attesa. L’attesa delle Donne è sempre uno spazio di creatività, un luogo di progettualità da condividere. L’attesa delle Donne non è mai solo un tempo che passa invano.
Dalle sue opere emergono sempre colori vivaci: è un modo per  esorcizzare il timore che il Vesuvio desta per la sua natura?
Chi nasce ai piedi del Vesuvio non può averne paura. Il Vesuvio va rispettato e protetto, e spesso non lo abbiamo fatto. E soprattutto vanno rispettate le regole della Natura. La vivacità dei miei colori riflette la serenità di chi si batte perché con il Vesuvio si conviva i suoi spazi ed i suoi tempi. 

L’Arte ha una funzione culturale ma anche una funzione sociale, quali sono i temi che declina nelle sue tele?
La mia Arte cerca di dar voce a certi silenzi cui spesso sono costretti i nostri territori, splendidi ma poco rispettati perché spesso poco amati. Ma l’Arte tenta di dare voce anche ai silenzi delle persone fragili, delle donne e degli uomini cui talvolta viene negata la dignità. L’Arte, e la Cultura in generale, possono creare momenti di riflessione e di confronto perché la consapevolezza della propria condizione diventi occasione di riscatto.
Quali sono i suoi prossimi programmi artistici?
Dopo Sanremo riprenderò il ruolo di Direttore Artistico per dare continuità al Progetto “Le Pareti d’Arte a Boscotrecase”. Inoltre mi aspetta una importante e impegnativa progettualità per realizzare delle istallazioni permanenti in pietra lavica in cinque comuni dell’area del Parco Nazionale del Vesuvio …  Ma questa sarà una sorpresa per la quale incrocio le dita.

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