Boscotrecase, la maternità chiude il 20 aprile. I sindacati: “Rinviate di un anno”
Il tavolo tecnico dei sindaci del vesuviano non può nulla contro la decisione del commissario Polimeni. Topo: “Riorganizzazione dell'Asl Na3”
31-03-2016 | di Raffaele Perrotta
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“Ho avuto modo di registrare il grido di dolore dei nostri cittadini che si vedono privati di un’altra struttura importante sul territorio. Capisco l’idea messa in campo dalla Regione ma, credo, era opportuno concordare le scelte con i rappresentanti del territorio”. A nulla possono le parole – in questo caso – del sindaco di Trecase, Raffaele De Luca, l’allarme dei sindacati confederali, o di qualche amministratore locale. La scelta di chiudere ostetricia e ginecologia il 20 aprile è irrevocabile. Anzi, da oggi “non è permesso più alcun ricovero ordinario”.
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A Torre Annunziata, il tavolo tecnico tra i sindaci del vesuviano ed il presidente della Commissione Sanità in regione Campania, Lello Topo, può solo ratificare “una scelta già presa dal commissario Polimeni”. Ma i sindacati non ci stanno ed annunciano battaglia, forti delle oltre 5 mila firme raccolte fino adesso per evitare la chiusura della maternità al Sant’Anna-Madonna della Neve. “La nostra preoccupazione – accusano – è che ci sia un interesse che va verso il privato piuttosto che il pubblico. Non si è anticipato nulla alla popolazione sull’imminente chiusura, per questo chiediamo una proroga di 6 mesi o un anno”. Inoltre, l’idea: “In questo lasso di tempo, con un primario che si dedica alla struttura, possiamo portare il livello nascite oltre quello minimo richiesto dalla legge”.
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