Il Brand Journalism è la diretta conseguenza dell’evoluzione del marketing e della comunicazione. La sua peculiarità sta nel combinare le tecniche del giornalismo tradizionale alle caratteristiche dei new media. In particolare, il brand Journalism si sofferma sulla realizzazione di un piano editoriale che parla della storia di un’azienda, della sua crescita e dei suoi valori, al fine di attirare la domanda facendo leva sulle emozioni. In un mondo dove la concorrenza è spietata, puntare sulla trasparenza e l’affidabilità di un marchio è una nuova frontiera per gli aspiranti giornalisti, che possono distinguersi dalla massa veicolando messaggi chiari, veri e coinvolgenti.

Un master in giornalismo, come quello offerto da Unicusano, con un piano di studi aggiornato sulle nuove esigenze del mercato, può essere una svolta anche per gli aspiranti giornalisti in Italia. Le aziende italiane infatti richiedono sempre più questo tipo di competenze per attivare nuove soluzioni di marketing.

Una definizione interessante di Brand Journalism arriva da Larry Light, direttore marketing di McDonald’s nel 2004, anno in cui fu lanciata la prima vera campagna di brand journalism con l’obiettivo di rispondere agli attacchi che l’azienda statunitense aveva ricevuto in merito alla qualità del cibo. Light definisce il Brand Journalism come “un modo per registrare e trasmettere quello che accade a un brand nel mondo, creando una narrazione di marca e una comunicazione che con il tempo può contribuire a raccontare l’intera storia del marchio e dell’azienda”. Si fa riferimento dunque ad un accurato storytelling che porta alla creazione di un’immagine dell’azienda coerente con le sue azioni.  

Competenze
Un brand journalist deve acquisire esperienze trasversali sugli argomenti che tratta e deve conoscere l’intero percorso della notizia. Per diventare un professionista in quest’ambito, oltre a capacità di scrittura, deve innanzitutto saper riconoscere le fake news e deve poi saper costruire intorno al marchio una storia che rispecchi i valori dell’azienda e le sue esigenze. Ha bisogno inoltre di trovare il tono di voce giusto per far “parlare” il brand, che risponda perfettamente al target e che sia in linea con i prodotti.  Ha infine delle competenze specifiche sui nuovi media e una conoscenza profonda delle dinamiche SEO per ottimizzare i contenuti su Google e quindi far arrivare la notizia in prima pagina nel motore di ricerca.

Vantaggi
Il brand journalism rappresenta per i giornalisti un nuovo modo di fare informazione, che si lega direttamente ai bisogni informativi dell’azienda. A differenza del content marketing, che ha come scopo la persuasione del lettore all’acquisto, il giornalismo di marca punta alla creazione di contenuti utili e di qualità, costruendo così le basi per una buona reputazione aziendale.  La reputation del brand è sempre più al centro delle azioni di marketing, perché il pubblico vuole tornare a fidarsi del marchio, senza dover essere bombardato da inviti all’acquisto. Il giornalista aziendale, quindi, affianca il PR nella gestione dell’immagine pubblica del brand e espande il concetto di marketing, che evolve sempre di più verso un rapporto diretto con il pubblico con la produzione di contenuti che interessano ai lettori.

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