Il lockdown causato dal Covid-19 ha stravolto le abitudini di vita di milioni di persone, comportando notevoli conseguenze in tutti i settori economici. Ovviamente, anche il settore del gioco d’azzardo ha dovuto provvedere ad adattarsi alla nuova realtà che il mondo sta affrontando. In Italia le sale scommesse – così come tutte le altre attività di gioco – hanno avuto un periodo di chiusura forzato molto lungo. Addirittura in alcune regioni è stata superata la soglia dei 100 giorni con la serranda abbassata.

La riapertura delle attività di gioco in Italia

L’iter che ha portato alla riapertura è stato molto lungo e colmo di battute d’arresto poiché i governatori, data la natura aggregativa di tali locali, ritenevano rischioso consentire la ripresa delle attività in piena pandemia. Dopo numerosi incontri con le parti sociali e sindacali del settore sono state adottate delle linee guida che garantiscono l’esercizio dell’attività di raccolta di gioco in tutta sicurezza per i consumatori. In particolare, per le sale scommesse il nuovo regolamento prevede che i gestori attrezzino i locali con materiale per disinfettare le mani, riorganizzino gli spazi all’interno degli esercizi per evitare la formazione di assembramenti e, infine, che limitino in modo congruo allo spazio a disposizione il numero dei clienti che possono entrare nelle predette attività di gioco.

Le scommesse diventano un fenomeno globale

Le prime scommesse sono state riscontrate nel 3.000 A.C. in Cina con il gioco dei dadi, popolare anche nell’Impero Romano. Da allora hanno sempre fatto parte dell’immaginario collettivo della società. Dopo i dadi, infatti, sono arrivate le scommesse sui duelli, lotterie, giochi da tavolo, fino ad arrivare ai nostri giorni con gli eventi sportivi. Il settore delle scommesse sportive moderno trae origine dagli Stati Uniti d’America, con la legalizzazione avvenuta negli anni ’60 per togliere importanti entrate alla criminalità organizzata. Divenute lecite nell’economia più importante del pianeta il fenomeno esplose in modo definitivo.

Dal boom degli Anni ‘90 alle nuove tecnologie digitali

Il mondo delle scommesse sportive ha registrato un grande successo specialmente nei paesi industrializzati. Il primo paese europeo ad essere testimone della crescita di questo mercato con la nascita di diversi bookmakers e punti scommesse è stato il Regno Unito, dove sono scaturite giocate su manifestazioni ippiche, calcistiche e anche extra sportive. In Italia inizialmente era possibile puntare solo sulle corse dei cavalli, nelle agenzie ippiche. Sul finire degli anni ‘90 (grazie al Mondiale di Francia ’98) anche in Italia sono state legalizzate le scommesse sulle manifestazioni sportive e sono iniziate a proliferare le agenzie, con schermi per seguire risultati e anche partite in diretta. La prima vera rivoluzione tecnologica delle sale scommesse è il totem, introdotto da Planetwin365 nel 2006, che segna la svolta digitale di un settore che fino ad allora era stato esclusivamente analogico e ha permesso l’ingresso anche delle agenzie nel mercato delle scommesse Live. Il totem, che permette pagamenti in contanti senza l’impiego di un cassiere, rappresenta quindi una specie di interfaccia del sito online in agenzia, con la possibilità di una giocata veloce su tutte le scommesse previste dal palinsesto pre gara e in tempo reale. Grazie a questo nuovo prodotto viene ampliato lo spettro delle possibilità di scommesse che, fino a quel tempo, era limitato al classico 1X2. Infine, le nuove tecnologie hanno permesso di puntare su eventi virtuali che vengono proiettati all’interno degli esercizi a cadenza regolare.


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