- "Ho avuto paura di morire, di lasciare da sola la mia famiglia". Parla per la prima volta al Tg1 il brigadiere dei carabinieri nativo di Torre Annunziata Maurizio Sabbatino, accoltellato lo scorso 29 novembre da due rapinatori in una farmacia di Torino.

"Quando ho visto la cicatrice ci sono rimasto, non pensavo di avere uno squarcio del genere", racconta il militare, tornato a casa dopo oltre un mese d'ospedale. "Quello che mi rimarrà è anche la freddezza di chi mi ha colpito - dice - aveva gli occhi di ghiaccio...".

E' sera quando, libero dal servizio, il brigadiere si trova per caso ad affrontare due giovanissimi rapinatori nella farmacia dove va sempre. "Ho gridato 'alt carabinieri', forse per un attimo hanno avuto paura, magari hanno pensato che avessi la pistola, ma non ero armato. Perdonarli? Che non me ne vogliano i genitori, che non me ne voglia nessuno - afferma - ma non posso. Il mio lavoro è intervenire, prevenire e reprimere eventualmente, perdonare lo lascio a qualcun altro...".

I suoi aggressori, 16 e 18 anni, sono ora in carcere. "Commettere reati non vi porterà mai ricchezza, potete e dovete crearvi un futuro positivo e legale", è l'appello che il brigadiere rivolge ai ragazzi, dicendosi "orgoglioso di essere in servizio nei carabinieri".

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