La Polizia Municipale di Torre Annunziata, agli ordini dal comandante Accardo, ha posto sotto sequestro un’area di 3.200 metri quadrati all’interno dell’ex cantiere Apreamare (oggi AM Marine s.p.a. in liquidazione). Si tratta di uno spazio che, stando alla concessione comunale, doveva essere destinato ad una superficie a verde ma, di fatto, lo stavano spianando ed utilizzando come deposito di materiale di risulta.

Quando la squadra antiabusivismo dei caschi bianchi, coordinata dal tenente Virno, coadiuvati dal personale dell’ufficio tecnico ed ecologia del Comune e dagli uomini dell’Asl Napoli 3, è entrata nell’azienda ha trovato le ruspe che stavano ancora lavorando su quello spazio. Immediati i sigilli, il sequestro dei 3 automezzi e le denunce per il legale rappresentante dell’AM Marine s.p.a. e per il titolare della ditta che stava effettuando i lavori. Ai due sono stati notificati le violazioni al decreto legislativo 152 del 2006 (norme in materia ambientale) e del testo unico 380 del 2001, quello in materia di edilizia. Nessuno, però, ha risposto della provenienza del materiale di risulta.

Sull’intero cantiere, inoltre, è in corso un’inchiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata per valutare eventuali violazioni urbanistiche. L’intera area di 125 mila metri quadrati, con spiaggia e darsena, ricadente in zona ASI, è stata concessa per la costruzione di imbarcazioni ma, da qualche tempo, pare sia stata svuotata da tutti i macchinari di produzione, i capannoni frazionati e fittati a 5 aziende che stanno facendo solo rimessaggio barche.

Anche dall’ufficio Suap dell’Ente oplontino è stato inviato un procedimento a tutti gli interessati e revocata la concessione per la darsena.

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