Buon compleanno Napoli. Ma la società se ne dimentica...
In occasione del 92esimo compleanno il primo pensiero è per il… Bari: e in città riesplode la protesta
01-08-2018 | di Redazione
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Buon compleanno Napoli. 92 candeline per il club più importante e vincente del sud Italia.
È bene, ancor di più, ribadirlo oggi, urlarlo ai quattro venti per provare - metaforicamente e non - ad entrare nella testa di chi coscientemente ne è padrone ma dimostra al contempo di non conoscerlo affatto. O peggio ancora, lo ignora. Ne ignora la storia, ne ignora i colori, la passione della sua gente, finanche i calciatori, protagonisti diretti ed indiretti, che con quella maglia addosso si sono fatti uomini, fino a diventare idoli.
Nessun cenno o comunicato stampa, nessuna gara celebrativa, nessun post sui social - solo alle 17.00 è comparsa un'immagine celebrativa - iniziativa studiata ad arte per celebrare l’evento. Niente di niente. 1 agosto 1926, l’inizio di tutto è stato riposto e chiuso a chiave in un cassetto.
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Per un cassetto che si chiude, però, ce n’è uno che si apre: quello relativo al Bari. Il nuovo progetto di Aurelio De Laurentiis prende forma: “Il Bari ha una storia composita, lunga. Ci sono nei 110 anni di storia molti anni belli e molti meno belli. Ora ci aspetta una cavalcata rapidissima per tornare in A e per modificare le regole che non permettono di avere due squadre in A. Sono un guerriero, vi garantisco di essere pronto a dar battaglia". Così si è presentato a Palazzo di città di Bari Aurelio De Laurentiis, neo proprietario del Bari calcio, dopo aver ricevuto dal sindaco di Bari Antonio Decaro il titolo sportivo della squadra da rifondare. "Bari non sarà mai una appendice del Napoli e per fugare questo timore ho convito mio figlio Luigi - che non si è mai interessato di calcio – ad interessarsi del Bari. Poi ho chiamato Arrigo Sacchi pere chiedergli di essere consulente e sentito Filippo Galli per seguire il vivaio", ha specificato De Laurentiis.
Nel frattempo però, Napoli è ripiombata nella protesta: apparsi ancora striscioni contro il patron del Napoli. Segno che la città ha mal digerito la nascita del nuovo progetto di De Laurentiis.
A cura di Francesco Auricchio e Marco De Rosa
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