C’è un orario per tutto, anche per ferirsi. L’ultima situazione ai limiti del paradosso, dopo quelle segnalate di recente all’ospedale di Bosctrecase, ha riguardato un ragazzino di 12 anni. Caduto da una bicicletta e con una spalla evidentemente distorta, come ha spiegato sua madre, è stato prima accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca – la vicenda risale a qualche giorno fa – dove però hanno subito affermato che non c’era a disposizione un ortopedico che potesse visitarlo. E insomma, dato l’orario – il tutto è avvenuto attorno alle venti – la madre del ragazzino non s’è persa d’animo, fortunatamente era in auto e ha potuto accompagnare il figlio al presidio di Boscotrecase, quello dove dovrebbe esserci tutto, o quanto meno ogni reparto dovrebbe avere un medico di riferimento. E, invece, con sorpresa anche lì la donna si è sentita rispondere che non c’era a disposizione alcun medico ortopedico che potesse visitare il figlio e forse rimettergli ‘a posto’ la spalla, con una specifica manovra. A quel punto, pur di non continuare la sua odissea da un ospedale all’altro, senza per altro ottenere una soluzione, la madre del 12enne ha deciso di far sottoporre il figlio a una semplice radiografia, per capire almeno se ci fosse qualcosa di rotto. Per fortuna si trattava di una distorsione, ma chiaramente in quel clima di tensione, un episodio del genere ha subito infiammato gli animi. “Inutile dire che mi sembra assurdo – ha poi commentata la mamma del ragazzino, di Torre del Greco – in due ospedali non abbiamo trovato un ortopedico. Non so se questo è normale, ma non credo”. 

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