"La cultura rappresenta una leva economica potentissima, in particolare nel nostro territorio». Così la democrat Teresa Armato, candidata alla Camera nel collegio uninominale di Torre del Greco per il centrosinistra, ex senatrice per il Partito Democratico: «In questi anni il Ministro Dario Franceschini ha messo a segno grandi e piccole rivoluzioni, per garantire la valorizzazione del nostro splendido patrimonio culturale". 

Cosa ci dice dei risultati raggiunti dall'ultimo governo col Grande Progetto Pompei?

"Il Grande Progetto Pompei si è rivelato un investimento importantissimo, basato su un approccio straordinario alla conservazione del sito archeologico quale non si era mai avuto. La città sepolta, negli ultimi 5 anni, ha ritrovato la sua giusta dimensione nel panorama internazionale, con un boom di visitatori da tutto il mondo che ha eletto Pompei praticamente a modello in Europa. Con un importo complessivo di 105 milioni di euro, 25 per cento dei quali come quota nazionale, 76 interventi finanziati, di cui 64 conclusi, 9 in corso e 3 in attesa di avvio, il Grande Progetto oggi rappresenta una storia di riscatto".

Eppure, non c'è solo Pompei.

"Assolutamente. Penso al boom di visitatori nel 2017 ad Ercolano, alla Villa delle Ginestre di Torre del Greco e ancora l'Antiquarium di Boscoreale e Oplonti a Torre Annunziata: quest'anno ci sono stati dati ottimi che testimoniano, qualora ve ne fosse ancora bisogno,  potenzialità turistiche che punteremo a far esprimere ancora meglio, investendo sulle strategie di marketing territoriale e, soprattutto, sui servizi".

Cosa è stato fondamentale per mettere a segno i buoni risultati degli ultimi anni?

"Senz'altro la cooperazione rafforzata tra più Ministeri (per i Beni e le attività culturali, della Coesione territoriale, dello Sviluppo economico, degli Interni, dell’Istruzione, Università e Ricerca)".

Cosa c'è oltre questi numeri? 

"Questi risultati sono senz'altro il simbolo di un modello italiano che vogliamo implementare e migliorare. Il nostro obiettivo è infatti far crescere gli investimenti in cultura e in sicurezza allo stesso modo, arrivando nell’arco di una legislatura al 2% del Pil: oltre al grande Progetto Pompei, penso anche a tantissime altre valide iniziative in campo culturale che sono state fatte come la legge sul cinema, gli investimenti nello spettacolo dal vivo, la stessa App18 e la riorganizzazione dei musei".

A tal proposito cosa dice sulle ultime polemiche sulla gestione dei musei da parte del centrodestra?

"Penso che, in questi ultimi anni, a guidare le scelte del Governo nella selezione dei direttori dei musei sia stato un criterio solo: il merito. E i numeri eccellenti certificano la validità delle decisioni".


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