“Pane e camorra ancora una volta un’inchiesta svela gli interessi dei clan dei Casalesi nell’imporre l'acquisto del pane a moltissimi esercenti del casertano, in particolare di Grazzanise, Cancello Arnone, Pastorano, Santa Maria Capua Vetere, Sparanise, Teano e Giugliano in Campania". Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, segretario della Commissione anticamorra, commentando l’indagine della Dda culminata oggi nell'arresto di nove persone e al sequestro di beni riconducibili al clan Zagaria per svariati milioni di euro.

“L'inchiesta sul monopolio della commercializzazione del pane è la conferma che i clan - spiega -  da tempo hanno puntato su vari comparti del settore agroalimentare”. “Gli ignari cittadini-consumatori - sottolinea - a loro insaputa con l’acquisto del pane della camorra finanziano la criminalità”. “Occorre creare un meccanismo per garantire trasparenza e tracciabilità della provenienza distributiva – conclude Viglione – vedremo in Consiglio regionale di mettere in cantiere un’iniziativa legislativa”.

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