“Solidarietà al procuratore Pierpaolo Filippelli, minacciato in aula dal boss imputato per l’omicidio Matilde Sorrentino. Proviamo un forte sdegno per quanto accaduto”. A parlare è don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis della Regione Campania. Palmese si riferisce all'episodio avvenuto ieri durante l'udienza sull'omicidio di Matilde Sorrentino, la “mamma coraggio” che con la sua denuncia fece scoprire i casi di pedofilia consumati in una scuola di Torre Annunziata.

In particolare in questo filone è imputato Francesco Tamarisco, considerato il mandante del delitto, per il quale è stato già condannato all'ergastolo il materiale esecutore, Alfredo Greco.

Tamarisco, collegato in videoconferenza, ha preso la parola durante il dibattimento prima interrompendo i normali lavori e poi effettuando dichiarazioni spontanee durante le quali ha tra l'altro detto: “Se fossi Galasso o Alfieri, lei non farebbe più il pm” rivolgendosi all'aggiunto Filippelli.

“Proprio a Torre Annunziata - prosegue don Tonino Palmese - recentemente si è verificato un gravissimo fatto di sangue, che ha mostrato ancora una volta l'arroganza e la barbarie tipica della camorra e che ha visto l'uccisione di una persona perbene, Maurizio Cerrato, la cui famiglia abbiamo immediatamente preso in carico per provare a darle il sostegno necessario. Non saremo mai abbastanza grati alla magistratura e alle forze dell'ordine per l'impegno messo in campo per contrastare il crimine e per dare giustizia alle vittime innocenti, spesso a rischio della vita. Rinnoviamo la nostra vicinanza a Pierpaolo Filippelli e a tutta la Procura di Torre Annunziata, egregiamente guidata da Nunzio Fragliasso, sempre pronto ad ascoltare le istanze delle vittime innocenti della violenza criminale e a farsi parte attiva per la risoluzione delle problematiche più delicate”.

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