Camorra, minacce al padre dell'ex donna boss per farsi rivelare il "covo" delle armi
I retroscena dell'ordinanza eseguita dai carabinieri contro i clan di Ercolano
11-07-2016 | di Nino Vicidomini
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È un ennesimo duro colpo quello inflitto dai carabinieri di Torre del Greco ai due clan di Ercolano. Stavolta nel mirino degli investigatori sono finite 23 persone, delle quali 14 erano ancora a piede libero. Il blitz scaturisce da indagini condotte recentemente, che hanno fatto luce su diversi episodi che vedono protagoniste le cosche degli Ascione-Papale e dei Birra-Iacomino.
I capi d'accusa sono diversi, e vanno dal 416 bis al sequestro di persona, oltre che detenzione di armi da fuoco.
In questo specifico ambito, i militari hanno anche ricostruito un tentativo da parte di alcuni esponenti del clan di recuperare delle armi da un “covo” di cui era a conoscenza soltanto l'ex “madrina” del Canalone Antonella Madonna. La moglie del boss Dantese, ex ras degli Ascione-Papale compare attualmente tra la schiera di pentiti che hanno agevolato le indagini dell’Arma sulla ‘’mala” di Ercolano. In quelle circostanze le minacce per appurare il luogo esatto dove era custodito l’arsenale furono riservate al padre della pentita. Sempre nell’ordinanza eseguita questa mattina, compaiono anche degli episodi estorsivi, “piaga” che ha tenuto in ginocchio Ercolano per diversi anni.
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