Per fortuna era semideserto il ristorante di Melito dove, poco fa, è scattato l'agguato in cui è stato assassinato Vincenzo Nappi, 57 anni, soprannominato "o' pittore", ritenuto dagli inquirenti legato al clan degli Amato-Pagano. Chi l'ha ucciso, a colpi d'arma da fuoco, l'ha sorpreso mentre stava pranzando. Sarebbe stato ucciso alla presenza di alcuni clienti. Secondo le primissime ricostruzioni dei carabinieri il locale non era affollato ma qualcuno c'era.

Nappi era considerato uno dei vertici degli scissionisti, una volta facente parte del clan Di Lauro di Secondigliano. Ad arrestarlo, nel 2011, a Mugnano (Napoli) furono i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Giugliano in Campania: era ricercato da tre mesi in quanto sfuggito a un blitz che assicurò alla giustizia otto persone, tutte legate allo stesso clan, a cui la DDA contestava, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di stupefacenti ed estorsioni.

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