Il rogo del manichino con la scritta "Così devono morire i pentiti, abbruciati" non fu l'unico episodio avvenuto nel Rione Savorito di Castellammare di Stabia lo scorso 8 dicembre.

I RINGRAZIAMENTI AL RAS. Un'informativa dei carabinieri riferisce anche di un altro evento, successo nel limitrofo Rione Moscarella, quella stessa sera. Lì, Tony Marciano, noto cantante neo melodico di Torre Annunziata, ha ringraziato pubblicamente, dal palco, il ras Salvatore Imparato, zio di uno dei tre ragazzi destinatari oggi dei divieti di dimora in Campania emessi dal gip e notificati da polizia e carabinieri.

Rivolgendosi ai presenti l'artista torrese ha voluto esprimere i suoi personali ringraziamenti "a Salvatore della Faito (il quartiere della periferia stabiese è noto anche come “Aranciata Faito”, ndr) per avere reso possibile tutto questo”. Il Rione Savorito, secondo le indagini e secondo alcuni collaboratori di giustizia, è una nota piazza di spaccio di Castellammare gestita dagli Imparato, famiglia legata al clan D'Alessandro.

IL VIDEO VIRALE. L'8 dicembre scorso, la fitta coltre di fumo generata dal rogo della catasta di legno, alta 7-8 metri, non consentì alle forze dell'ordine di vedere quanto stava accadendo. Le indagini scattarono subito dopo la pubblicazione su facebook di un video - diventato virale - girato da una donna. Furono quelle immagini a consentire l'individuazione dei tre maggiorenni, di 30, 24 e 18, e dei due minorenni, oggi destinatari delle misure cautelari. Durante le dichiarazioni spontanee rese agli investigatori, alcuni degli indagati hanno ammesso di avere commesso il fatto che il gip Valeria Montesarchio classifica come "una gravissima minaccia di morte prospettata ai collaboratori di giustizia".

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