Una nicchia nella camera dei bambini, telecamere a proteggere il “covo” e tanti optional domestici per vivere al meglio quel rifugio segreto. Sono le condizioni nelle quali i carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata (agli ordini del maggiore Leonardo Acquaro) hanno scovato il 36enne Luigi di Napoli.
Non era andato lontano il boss dei Gallo-Limelli-Vangone: si era nascosto in casa, con la famiglia. Per i carabinieri è ritenuto il vertice che controlla il traffico di stupefacenti a livello locale. 
Si era reso irreperibile dal maggio 2015, oltre un anno quindi, poi le indagini degli investigatori sono state efficaci, riuscendo a stabilire il punto preciso dove si era “rintanato”.
Il 36enne riuscì a sfuggire a un ordine di carcerazione che prevedeva 4 anni e 3 mesi di carcere, per diversi reati fra i quali anche il 416 bis.
Al termine del blitz, Di Napoli è stato rinchiuso in penitenziario. 

 

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