Sciolto per infiltrazione camorristica: questo il triste epilogo dell’amministrazione comunale di Scafati, guidata da Pasquale Aliberti.

La decisione è arrivata questa mattina dal Consiglio dei Ministri, un anno e mezzo dopo l’apertura dell’inchiesta Antimafia che vedeva – e vede – indagato l’ex primo cittadino Pasquale Aliberti, dimessosi il 28 novembre scorso a vantaggio del commissario prefettizio Vittorio Saladino.

Pesa come un macigno la pesante accusa del reato di voto di scambio, formulata dalla procura Antimafia di Salerno. Tre giorni prima il tribunale del riesame di Salerno aveva deciso per Aliberti la custodia cautelare in carcere. Decisione non eseguita perché in merito dovrà pronunciarsi la Corte di Cassazione.


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